Il caso Benatia ancora una volta ha aperto gli occhi su quella che è la situazione del calcio moderno:la consuetudine secondo la quale le società,i club,sono spesso e volentieri schiave dei desideri e delle volontà dei propri calciatori:il difensore marocchino è molto vicino al trasferimento al Bayern Monaco,dopo tutta un'estate in cui aveva palesato l'ambizione di moltiplicare il suo ingaggio in un top club estero.Sabatini aveva anche offerto un adeguamento contrattuale a 2,3 milioni netti annui(ricordando che lo stopper è arrivato solo la scorsa estate dall'Udinese e che quindi forse neanche aveva il diritto di battere cassa),ma di fronte a un rifiuto dell'agente del difensore Sissoko,tra le parti è sceso il gelo e il ds romanista si è trovato costretto ad abbassare la propria richiesta per il cartellino fino a scendere a 30 milioni per non trattenere un giocatore controvoglia.Per carità,mica una cifretta,però facendo un esempio se David Luiz è stato pagato 50 milioni di euro dal Psg quest'estate,Benatia,che si è imposto nell'ultima stagione come uno dei difensori più forti a livello europeo,doveva essere ceduto solo di fronte ad un'offerta ancor di più irrinunciabile,pari almeno ai 40 milioni che Sabatini realisticamente ha chiesto per tutta la sessione di calciomercato.Perchè la sensazione infatti è che nonostante la cifra faccia comodo al bilancio,la Roma non avrebbe fatto a meno del giocatore a queste condizioni,ma in questo momento si trova costretta a causa della volontà del suo tesserato.Adesso la società giallorossa,in caso la trattativa vada effettivamente in porto com'è nell'aria,è alle prese con la necessità il 22 di Agosto di dover rimpiazzare uno dei pilastri della grande cavalcata dell'anno scorso con un sostituto di livello,cosa che non è neanche facile a così pochi giorni dalla chiusura del mercato.Tutto per la brama di un giocatore,che quasi a inizio stagione,cambia i piani di una società,e chissà forse di una stagione intera.
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