Passa ai contenuti principali

Juventus,la musica non cambia : i campioni esordiscono con una vittoria

Nonostante l'avvicendamento epocale sulla panchina della Juventus,che ha salutato il suo condottiero Antonio Conte per accogliere il criticato Massimiliano Allegri,i bianconeri sembrano proprio non aver dimenticato come si vince.A Verona sul campo del Chievo la Juve ha sfoderato una prestazione da squadra autoritaria,creando miriadi di occasioni portandosi in vantaggio già in avvio con la rete di Caceres con l'ncolpevole complicità di Biraghi.Sugli scudi il giovanissimo Kingsley Coman,il wonder boy di casa bianconera che Marotta ha strappato ala Psg,schierato a sorpresa da Allegri in coppia con tevez a acusa delle numerose defezioni nel settore offensivo.Il francesino,recentemente convocato dall'under 21 francese,ha messo a ferro e fuoco la difesa clivense impegnando ripetutamente Bardi,non trovando purtroppo la via della rete che avrebbe consolidato il vantaggio bianconero.Infatti gli ospiti non sono riusciti a chiudere la partita nonostante tre legni,tra cui uno di Vidal che si è lasciato alle spalle la possibilità di un trasferimento ed è già in gran forma,e Buffon si è dovuto impegnare per negare a Maxi Lopez,sull'unica azione pericolosa della squadra di Corini,un pareggio che avrebbe avuto il sapore della beffa totale.La Juve vince e convince,la Roma in serata ha risposto con gli argomenti giusti;la sfida scudetto è inziata.

Commenti

Post popolari in questo blog

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un

Il mercato da doppia promozione dell’ambizioso Monza, la Serie B è avvisata

"Non ci nascondiamo, ho detto ai ragazzi che se arriveremo quarti avremo fallito, l'obiettivo è andare in Serie A direttamente." Parole di Adriano Galliani, amministratore delegato di un Monza che non ha intenzione di mascherare le proprie ambizioni di doppia promozione, dopo aver dominato il girone A di Lega Pro l'anno passato. Difficile chiaramente disputare un campionato a fari spenti quando hai una proprietà di tale livello che ti permette di costruire una squadra con un budget fuori categoria; il club di Berlusconi sarà sicuramente una delle maggiori attrazioni della prossima Serie B e il calciomercato non fa che rafforzare questa convinzione. I brianzoli infatti sono letteralmente scatenati in campagna acquisti e si sono già assicurati una coppia gol da seguire con attenzione: manca solo l'annuncio ufficiale per il bosniaco classe '95 Mirko Maric autore di 20 reti nel campionato croato con la maglia dell'Osijek, innesto che ha fatto seguito a quello

Un mercato di riparazione che non ha riparato niente: il Milan saluta anche Paquetá dopo Piatek

Nel gergo comune il mercato di Gennaio viene solitamente definito mercato di riparazione, perché i soldi che circolano sono pochi e vengono impiegati per qualche puntuale rinforzo che vada a migliorare la profondità della rosa già costruita in estate. In alcune rare circostanze i club però decidono di investire pesantemente anche durante la sessione invernale, come fece il Milan nel 2019. Krzysztof Piatek e Lucas Paquetá arrivarono con la regia di Leonardo a braccetto a San Siro tra l'entusiasmo generale, che causò improvvidi paragoni con una coppia di fenomeni del recente passato milanista, come Shevchenko e Kakà. Un investimento complessivo da oltre 70 milioni di cui a distanza di 18 mesi ormai non resta più traccia, sebbene l'inizio lasciasse ben sperare per entrambi. Il polacco continuava a mostrare il senso del gol che gli era valso il trasferimento dal Genoa dopo solo metà stagione, mentre il brasiliano si era adattato alla Serie A con sorprendente rapidità, venendo impos