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Roma, stagione finita per Kumbulla: il giudizio sull’albanese sospeso fino al prossimo anno

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Il talento c’è ma non si vede: le difficoltà di Tonali tra Milan e Under 21

Tra l'Agosto e il Settembre passati, Sandro Tonali mandava in visibilio il tifo milanista esprimendo la propria preferenza per il Diavolo, come diretta conseguenza di quella passione per i colori rossoneri nata da bambino. Il Milan così superava la concorrenza dei cugini dell'Inter, che comunque avevano già allentato la presa sul centrocampista, indirizzando in maniera favorevole la trattativa con il Brescia. Un'avventura dunque iniziata sotto i migliori auspici, con la maglia numero 8 dei suoi sogni indossata solo dopo l'autorizzazione richiesta con umiltà all'idolo Rino Gattuso. Sette mesi dopo però il percorso intrapreso con tanto entusiasmo si sta dimostrando più in salita del previsto : nonostante lo spazio avuto grazie ad un calendario intasato di impegni e all'infortunio di Bennacer, Tonali ha fatto molta fatica a mettere in mostra le stesse qualità e la stessa dose di personalità che gli avevano permesso di prendersi la fascia da capitano delle Rondinel

Ballottaggi in via di definizione in casa Italia: Berardi ha staccato il biglietto per l’Europeo?

Affaticato ma felice, Domenico Berardi è tornato a casa qualche giorno fa insieme al compagno di squadra Ciccio Caputo e a Chiellini, senza risultare più a disposizione del ct Roberto Mancini per le partite di qualificazione a Qatar 2022 contro Bulgaria e Lituania. L'ala del Sassuolo può comunque ritenersi soddisfatta, risentimento muscolare a parte, perché una maglia da titolare contro l'Irlanda del Nord gli è bastata per guadagnare altri punti in vista delle convocazioni ad Euro 2021. Grazie al gol al Tardini di Parma contro i britannici, il mancino calabrese è salito a tre reti nelle ultime tre presenze azzurre, un unicum nell'era Mancini. Un traguardo prezioso anche perché nell'affollato reparto esterni si cominciano a tirare le somme dopo il secondo dei tre impegni in calendario: Insigne e Chiesa sono i titolari mentre Kean, attualmente infortunato, avrà un posto in virtù della sua duttilità che gli permette di coprire più ruoli in attacco. L'ultimo slot se

Europei U21 al via: 5 giocatori di A che possono brillare nella fase a gironi

Inizia oggi l'edizione 2021 dell'Europeo U21 in Slovenia e Ungheria con un format nuovo e particolare, che prevede una fase a gironi a 16 squadre che si disputerà in questo mese di Marzo, prima delle partite a eliminazione diretta previste dal 31 Maggio al 6 Giugno a cui accederanno le prime e le seconde classificate dei gironi. L'avventura dell'Italia parte dalla sfida con la Repubblica Ceca, anche se sulla carta, gli azzurrini di Nicolato non partono con i favori del pronostico per raggiungere la finale di Lubiana rispetto a Nazionali più attrezzate come il Portogallo, la Spagna (che è nel girone italiano), l'Inghilterra e soprattutto la fortissima Francia. Ecco 5 giocatori di Serie A che potrebbero mettersi in luce da qui al 31 Marzo, con una fortissima presenza di colori rossoneri: Brahim Diaz: al Milan deve sempre sgomitare per una maglia da titolare, ma tra le giovani Furie Rosse, che non hanno convocato Ferran Torres e Bryan Gil nonostante fossero ampiament

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un

Il vecchio leone Ibra batte l’aspirante allievo: ma Vlahovic si conferma sulla strada giusta

Fiorentina-Milan da un punto di vista dei singoli era la partita del provvidenziale ritorno di Ibrahimovic dopo il terzo infortunio stagionale, ma anche la sfida a distanza tra lo svedese e Dusan Vlahovic, uno dei giocatori del momento dopo la tripletta di Benevento e chiacchieratissimo in prospettiva mercato, soprattutto in ottica Milan . A Ibra sono bastati 9 minuti per tornare protagonista, mentre l'attaccante serbo non ha segnato ma ha giocato ottimamente di sponda per Ribery per il momentaneo vantaggio viola, battendosi con determinazione contro l'arcigna coppia di centrali formati da Kjaer e Tomori. Nonostante la sconfitta, una prestazione più che soddisfacente considerando la pressione che è seguita al rendimento degli ultimi tempi; le aspettative sul suo conto si sono inevitabilmente alzate ma il classe 2000 sembra avere la maturità per gestirle nonostante la giovane età. A fine partita Vlahovic ha avuto anche in dono l'agognata maglia con autografo e dedica persona

Un’altra lezione di Gattuso a Fonseca: presente e futuro ipotetico della panchina del Napoli

Quando si è in mezzo a una tempesta, bisogna cercare di mantenere il controllo del timone e imbarcare meno acqua possibile, in attesa che il cielo torni sereno. È quello che ha fatto il Napoli che, dopo un periodo passato a giocare tre partite a settimana in preda ad un costante logorio fisico, ha superato l'emergenza infortuni ed ha approfittato di un calendario più umano causa eliminazione dalle coppe per tornare a brillare dal punto di vista dei risultati. Due vittorie in trasferta a San Siro e all'Olimpico prima della sosta, mantenendo la porta inviolata, sono tanta roba per una squadra di cui era stato celebrato il funerale con troppo anticipo e senza dare il giusto peso ad alcune circostanze avverse. In occasione del sacco di Roma contro i giallorossi, Gattuso peraltro si è tolto la soddisfazione di battere uno dei suoi papabili successori sulla panchina azzurra , quel Paulo Fonseca molto stimato, si dice, da De Laurentiis per la dimensione europea che ha dato alla sua R