Un girone fa Jens Petter Hauge segnava il suo primo gol in Serie A, quello che fissò il risultato di 1-3 allo stadio Maradona contro il Napoli, coronando un'ascesa repentina; dal Bodø/Glimt al Milan con un biglietto di sola andata, complice il colpo di fulmine risalente ai preliminari di Europa League. Da allora lo spazio a sua disposizione si è progressivamente ridotto, costringendolo ai margini della rosa, nonostante il buonissimo rendimento in maglia rossonera durante i gironi della seconda competizione europea (Due gol al Celtic, uno allo Sparta Praga). Contro la Fiorentina però, complice l'emergenza infortuni che costringe ai box i suoi concorrenti diretti per il ruolo di ala sinistra, Rebic e Leão, il norvegese potrebbe avere l'occasione di togliersi di dosso l'odore di naftalina. Come mai, in molti si chiedono, il classe '99 è sparito dai radar nel 2021, finendo fuori dalla lista per la fase ad eliminazione diretta dell'Europa League, e retrocedendo addirittura in Primavera per giocare da fuori quota?
Molto probabilmente l'intento della dirigenza milanista era quello di permettere al ragazzo una crescita graduale senza bruciare le tappe; se non fosse che Hauge ha saltato lo step iniziale del periodo di adattamento che di solito viene riservato ai giovani che arrivano dai campionati esteri, venendo gettato quasi subito nella mischia in virtù anche di una condizione fisica ottimale (il campionato norvegese era iniziato a Giugno). Ne è uscita fuori una gestione non brillantissima dell'ex compagno di Haaland nella nazionale u20, con la prospettiva di un prestito durante il mercato di Gennaio che in queste condizioni forse sarebbe stata più proficua.
Adesso però si volta pagina, perché il Milan ha di nuovo bisogno di lui, e Pioli sta riflettendo sull'ipotesi di regalargli una maglia da titolare, dopo che l'ultima risale alla trasferta di Cagliari dello scorso 18 Gennaio.
Molto probabilmente l'intento della dirigenza milanista era quello di permettere al ragazzo una crescita graduale senza bruciare le tappe; se non fosse che Hauge ha saltato lo step iniziale del periodo di adattamento che di solito viene riservato ai giovani che arrivano dai campionati esteri, venendo gettato quasi subito nella mischia in virtù anche di una condizione fisica ottimale (il campionato norvegese era iniziato a Giugno). Ne è uscita fuori una gestione non brillantissima dell'ex compagno di Haaland nella nazionale u20, con la prospettiva di un prestito durante il mercato di Gennaio che in queste condizioni forse sarebbe stata più proficua.
Adesso però si volta pagina, perché il Milan ha di nuovo bisogno di lui, e Pioli sta riflettendo sull'ipotesi di regalargli una maglia da titolare, dopo che l'ultima risale alla trasferta di Cagliari dello scorso 18 Gennaio.
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