“El Toro” incorna il Toro: un Lautaro senza limiti tra gol pesanti e un contributo che va oltre i numeri
Rieccolo il Lautaro sprecone che ha bisogno di più occasioni per inquadrare la porta hanno pensato ed esclamato diversi tifosi interisti, dopo il colpo di testa mandato a lato nei primi minuti su cross di Perisic, seppur da posizione non proprio centralissima. Invece la punta argentina ha terminato la partita all'Olimpico di Torino da Mvp, con un rigore procurato e una splendida torsione aerea valsa tre punti di enorme peso specifico e un +9 sul Milan secondo.
Il "Toro" che incorna il Toro granata, con una rete che gli permette di salire a 14 in campionato, a cinque lunghezze dal gemello del gol Lukaku; un piccolo divario che è frutto dei cinque penalty calciati dal belga anche se come si suol dire, bisogna pur sempre saperli calciare.
Dove può arrivare l'ex Racing in classifica marcatori dopo aver eguagliato ieri lo score della scorsa stagione (che raggiunse dopo 35 presenze)? Il traguardo delle 20 marcature con 11 giornate ancora da disputare sembra alla portata, anche se avere due bomber capaci di scollinare tale quota nella stessa squadra è evento più unico che raro, specie in Italia. Ma segnare non può essere ossessione per chi viene elogiato dal suo allenatore anche quando, come contro l'Atalanta, non riesce quasi mai ad impensierire il portiere avversario: i suoi movimenti incessanti sul fronte offensivo e la sua capacità di sacrificarsi in fase di non possesso sono importanti tanto quanto i suoi gol per un Inter che vola verso lo Scudetto.
Il "Toro" che incorna il Toro granata, con una rete che gli permette di salire a 14 in campionato, a cinque lunghezze dal gemello del gol Lukaku; un piccolo divario che è frutto dei cinque penalty calciati dal belga anche se come si suol dire, bisogna pur sempre saperli calciare.
Dove può arrivare l'ex Racing in classifica marcatori dopo aver eguagliato ieri lo score della scorsa stagione (che raggiunse dopo 35 presenze)? Il traguardo delle 20 marcature con 11 giornate ancora da disputare sembra alla portata, anche se avere due bomber capaci di scollinare tale quota nella stessa squadra è evento più unico che raro, specie in Italia. Ma segnare non può essere ossessione per chi viene elogiato dal suo allenatore anche quando, come contro l'Atalanta, non riesce quasi mai ad impensierire il portiere avversario: i suoi movimenti incessanti sul fronte offensivo e la sua capacità di sacrificarsi in fase di non possesso sono importanti tanto quanto i suoi gol per un Inter che vola verso lo Scudetto.
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