Inter, la Maravilla di avere l’imbarazzo della scelta: Conte lavora su tre giocatori per completare l’opera
C'è chi, come la Juventus, spesso deve risolvere un rompicapo per schierare una formazione competitiva al 100% complici gli infortuni, e chi, come l'Inter, ha l'imbarazzo della scelta potendo sfogliare una margherita di opzioni sempre più numerose e di alto livello. Merito ovviamente del lavoro quotidiano e della possibilità di poter giocare mediamente una sola partita alla settimana, ma in fondo la profondità della rosa nerazzurra era stata acclamata sin da inizio anno dagli addetti ai lavori.
Il vero salto di qualità è arrivato però solo in corso d'opera con l'integrazione definitiva di Christian Eriksen e Ivan Perisic nell'undici tipo, prima della ciliegina sulla torta rappresentata dal pieno recupero di Alexis Sanchez. Il cileno, riempito di elogi da Conte che non è uomo prodigo di complimenti, ha apposto la sua firma su una doppietta pesante a Parma, lanciando un messaggio a Lukaku e Lautaro che una maglia da titolare in attacco non è più scontata.
Ma l'ex ct della Nazionale è convinto di avere ancora del potenziale inespresso nel suo gruppo, delle frecce da aggiungere al suo arco e scoccare nel momento del bisogno. Le prime due sono Stefano Sensi e Matias Vecino: gli infortuni, cronici nel primo caso e di lunga risoluzione nel secondo, hanno compromesso il contributo di un uomo dai gol pesanti come l'uruguagio (0 presenze quest'anno) e dell'ex Sassuolo, che la parte della tifoseria interista che ha negli occhi i primi scintillanti mesi della sua avventura a Milano considera ancora un campione, anche se di cristallo. La speranza è di rendere entrambi delle armi a gara in corsa per il rush finale.
E poi c'è Arturo Vidal, pupillo ed oggetto del desiderio ad ogni sessione di mercato. Il gol dell'ex nel derby d'Italia doveva essere il suo trampolino di lancio dopo pochi alti e troppi bassi, ma per il momento resta solo l'istantanea migliore di una stagione in chiaroscuro che lo ha visto retrocedere al ruolo di riserva a causa dei problemi fisici e dell'improvvisa ascesa di Eriksen. Conte però sta cercando di migliorare la sua condizione fisica alla Pinetina, perché è ancora convinto che l'esperienza dell'ex Barcellona possa rivelarsi cruciale nella corsa Scudetto; soprattutto in partite in cui in mezzo al campo servirà usare più la sciabola che il fioretto come l'imminente sfida con l'Atalanta.
Il vero salto di qualità è arrivato però solo in corso d'opera con l'integrazione definitiva di Christian Eriksen e Ivan Perisic nell'undici tipo, prima della ciliegina sulla torta rappresentata dal pieno recupero di Alexis Sanchez. Il cileno, riempito di elogi da Conte che non è uomo prodigo di complimenti, ha apposto la sua firma su una doppietta pesante a Parma, lanciando un messaggio a Lukaku e Lautaro che una maglia da titolare in attacco non è più scontata.
Ma l'ex ct della Nazionale è convinto di avere ancora del potenziale inespresso nel suo gruppo, delle frecce da aggiungere al suo arco e scoccare nel momento del bisogno. Le prime due sono Stefano Sensi e Matias Vecino: gli infortuni, cronici nel primo caso e di lunga risoluzione nel secondo, hanno compromesso il contributo di un uomo dai gol pesanti come l'uruguagio (0 presenze quest'anno) e dell'ex Sassuolo, che la parte della tifoseria interista che ha negli occhi i primi scintillanti mesi della sua avventura a Milano considera ancora un campione, anche se di cristallo. La speranza è di rendere entrambi delle armi a gara in corsa per il rush finale.
E poi c'è Arturo Vidal, pupillo ed oggetto del desiderio ad ogni sessione di mercato. Il gol dell'ex nel derby d'Italia doveva essere il suo trampolino di lancio dopo pochi alti e troppi bassi, ma per il momento resta solo l'istantanea migliore di una stagione in chiaroscuro che lo ha visto retrocedere al ruolo di riserva a causa dei problemi fisici e dell'improvvisa ascesa di Eriksen. Conte però sta cercando di migliorare la sua condizione fisica alla Pinetina, perché è ancora convinto che l'esperienza dell'ex Barcellona possa rivelarsi cruciale nella corsa Scudetto; soprattutto in partite in cui in mezzo al campo servirà usare più la sciabola che il fioretto come l'imminente sfida con l'Atalanta.
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