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Manchester United-Milan: due giganti dormienti con un comune percorso di rinascita

George Best, Gianni Rivera, Bobby Charlton, Kakà, Ronaldo, Ronaldinho, Wayne Rooney.. sono solo alcuni dei campioni leggendari che hanno scolpito il loro nome a suon di colpi di classe nella storia di una sfida dal sapore unico come Manchester United-Milan. Quattro precedenti sempre in Coppa dei Campioni/Champions League, dal 1958 sino al doppio confronto del 2009/2010 decisamente amaro per i colori rossoneri.
Quanto sembrano lontane le magiche notti della semifinale del 2007, con un Kakà formato Pallone d'Oro che prima fece il fenomeno ad Old Trafford per poi completare l'opera a San Siro sotto una fitta pioggia, capace di rendere ancora più iconico il 3-0 della gara di ritorno? Colpa ovviamente delle stagioni complesse attraversate, da entrambe le squadre, negli ultimi anni; in concomitanza con la fine della presidenza Berlusconi da un lato, e con la fine dell'epopea di Sir Alex Ferguson in panchina dall'altro.
Il Milan manca dai prestigiosi salotti internazionali che un tempo chiamava casa dal lontano 2014, un'astinenza che finalmente potrebbe essere giunta al termine. Nello stesso lasso di tempo i Red Devils hanno partecipato quattro volte alla Champions, venendo però eliminati prematuramente ai gironi due volte, senza mai essere competitivi tra i confini nazionali per il titolo di Premier League. Due giganti del calcio europeo che curiosamente sembrano essersi ridestati nello stesso momento come dimostra il secondo posto nei rispettivi campionati, anche se con un po' di amarezza per il primato, difficilmente scalfibile, dei cugini interisti e citizens. Per stasera però dovranno accontentarsi di giocarsi un ottavo di Europa League, in attesa di tornare a sfidarsi sui palcoscenici che più gli competono.

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