Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mercato condotto sempre al risparmio,per quanto mostrato finora il Bordeaux lotterà ai vertici della Ligue 1.In questa ottava giornata è arrivata una vittoria in casa all'ultimo respiro in casa contro il Rennes per 2-1,grazie alla firma del promettente Thomas Toure.Attardato al momento il Psg,che non riesce a trovare la concentrazione giusta per uscire vittorioso da trasferte insidiose come quelle di Tolosa,dove il pari per 1-1 fissato da Wissam Ben Yedder toglie due punti ai parigini,che hanno tutto il tempo per agganciare il primo posto,ma senza prendersela troppo comoda perchè il Marsiglia macina parecchi punti e sembra destinato a costituire una minaccia seria per la difesa del titolo.In terza posizione a quattro punti dalla vetta si affaccia il Lille di Girard,che tra le mura amiche batte di misura il Bastia,come abitudine senza subire goal,grazie allo zampino decisivo del talentino belga Divock Origi.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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