Il posticipo di San Siro tra Inter e Napoli terminato con un 2-2 che non fa nè vittime nè prigionieri non consegna al campionato una protagonista di cui avrebbe bisogno fatta eccezione per Juventus e Roma,che sono indiscutibilmente di un altro livello.Mazzarri salva la panchina dopo le ultime sconfitte molto pesanti e Benitez prosegue nella striscia positiva dopo le vittorie con Sassuolo e Torino,ma nè i nerazzurri nè i partenopei hanno dato l'impressione di poter lottare per traguardi davvero prestigiosi in questa stagione,a meno di un cambio di passo che al momento fatica a intravedersi.Cominciando dagli ospiti il 2-2 a Milano può sicuramente essere considerato un risultato positivo di per sè,ma il Napoli sembra purtroppo aver perso quella personalità che l'hanno scorso l'aveva reso la terza forza della nostra serie A.Gli azzurri che hanno sbloccato il risultato a dieci minuti dal fischio finale nonostante una prestazione abbastanza modesta,si sono fatti rimontare per ben due volte,palesando una fragilità caratteriale e un'immaturità che frenano le ambizioni della squadra,oltre alle consuete amnesie difensive a cui Benitez non sembra proprio poter trovare rimedio.Inoltre se Callejon,autore di una pregevola doppietta,sembra tornato decisamente sui suoi livelli,c'è da sottolineare il digiuno di reti di Higuain,ancora a secco in campionato dopo sette giornate,poco assistito dai compagni e in particolare da un Marek Hamsik che nonostante la tanta buona volontà,non riesce proprio ad adattarsi al ruolo di trequartista.Non che a Milano sponda nerazzurra si vedano sorrisi splendenti comunque.Perchè i tifosi interisti possono essere contenti dell'orgogliosa reazione caratteriale che ha portato alla rimonta per ben due volte,ma non possono essere soddisfatti di una formazione che non ha un'identità di gioco ben definita,che vive sulle iniziative di elementi tatticamente anarchici come Guarin o Kovacic che Mazzarri non riesce a disciplinare, o discontinui come un Hernanes decisivo e brillante ieri sera,ma fino ad ora ben poco incisivo dal suo arrivo alla Pinetina lo scorso Gennaio.Dal canto suo non è che l'ex allenatore del Napoli abbia a disposizione uno squadrone,anzi sette giornate hanno ampiamente messo a nudo i limiti di una rosa allestita con le nulle finanze a disposizione di Piero Ausilio,e che denota carenze impressionanti soprattutto a livello di alternative.L'Inter ieri si è presentata con Joel Obi al posto dell'acciaccato Nagatomo:con tutto il rispetto per il buon nigeriano,se l'obiettivo quest'anno era fare i conti con Juve e Roma,qualcuno nella dirigenza anche tra la stampa ha sbagliato parecchie valutazioni sul mercato interista.Thohir peraltro quest'oggi si è presentato davanti al Consiglio d'amministrazione,e sostanzialmente ne è emerso che bisognerà fare di necessità virtù e autofinanziarsi fino a tempo indeterminato.Prospettive non bellissime per Napoli e Inter,due protagoniste attese ai nastri di partenza della stagione ma i cui progetti faticano ad assumere una direzione ben precisa.
Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mer...

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