L'Inter si affacciava a questo appuntamento di Europa League con il dovere di rialzarsi psicologicamente e di riscattare lo scioccante 4-1 interno subito dal Cagliari di Zeman.Missione compiuta,è arrivata la vittoria che serviva a San Siro anche se i tifosi nerazzurri non possono accontentarsi di un 2-0 in chiaroscuro contro i non irrestibili azeri del Qarabag.Con il minimo sforzo senza strafare e senza convincere l'Inter avvalendosi della rete di D'Ambrosio,che sembra avere molto feeling con la competizione dopo il goal decisivo contro il Dnipro a Kiev,e della firma di Icardi con uno splendido diagonale che ha chiuso i conti poco prima del fischio finale,ha raccolto i tre punti che le garantiscono il primo posto nel girone e un percorso più in discesa verso i sedicesimi di finale.Tuttavia la partita di ieri ha evidenziato come Mazzarri abbia ancora molto da lavorare,la squadra è sembrata ancora abbastanza intimorita dopo lo shock di domenica scorsa e la difesa ha concesso qualcosa ad una squadra sicuramente non di primo livello.Per uscire dal Franchi con i tre punti contro una Fiorentina vogliosa di risalire la corrente della classifica,servirà un altro tipo di prestazione.Buone notizie arrivano anche dall'altra partita del girone,visto che in Francia Saint-Etienne e Dnipro si sono annullate sullo 0-0(grazie anche all'errore ucraino dal dischetto di Kalinic),permettendo all'Inter di involarsi da sola in vetta a quota sei.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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