Il Chelsea di Jose Mourinho sembra proprio non conoscere pause,e sebbene Novembre ancora non sia arrivato sembra sempre più lanciato verso la conquista della Premier League.Sette vittorie in otto partite il bilancio dei blues,troppo inferiore tecnicamente il pur agguerrito Crystal Palace che milita nei bassifondi della classifica,per fermare la squadra londinese.2-1 al Boleyn Ground il risultato finale,e distanza di cinque punti dalla più accreditata rivale,il Manchester City,inalterata.Gli uomini di Pellegrini,nonostante un cammino europeo fin qui sicuramente deficitario,nel campionato domestico stanno ritrovando tutte le certezze dei campioni in carica,e nell'ultimo turno in una sfida spettacolare hanno sconfitto 4-1 all'Etihad Stadium il Tottenham di Pochettino,che continua a dimostrarsi una buona squadra ma ancora troppo incompleta per misurarsi con le altre big inglesi.I citizens sono stati presi per mano dal Kun Aguero autore di un clamoroso poker e in forma spettacolare in questo periodo.In terza posizione continua a sognare il sorprendente Southampton,che nonostante abbia cambiato guida tecnica con l'ex Feyenoord Ronald Koeman che ha sostituito Pochettino e parecchi interpreti importanti della scorsa stagione,macina sempre risultati e nell'ottava giornata ha regalato una prestazione da sogno ai prpri tifosi estasiati:8-0 pazzesco contro il malcapitato Sunderland,con Pellè,l'uomo del momento nella Nazionale italiana,ancora a segno con una doppietta e già a quota sei in classifica cannonieri.Fatica invece una delle protagoniste attese della Premier:l'Arsenal come ogni anno è partito con tanto entusiasmo e come al solito si trova costretto a ridimensionare prematuramente le sue ambizioni di un campionato da vertice.Se è vero che la settima piazza con undici punti a tre di distanza dal quarto posto non pregiudica ancora nulla,i gunners non vincono da tre partite e nell'ultimo turno hanno fatto una fatica immane a strappare un 2-2 all'Hull City che già assaporava la vittoria,peraltro all'Emirates Stadium,nella riedizione della finale di FA Cup dell'anno scorso,l'unico trofeo portato a casa dalla truppa di Wenger negli ultimi anni.Non basta Alexis Sanchez e il pareggio nel recupero di Welbeck,che poteva andare proprio all'Hull quest'estate,per far sorridere Arsene Wenger,che ha molto da lavorare per riportare i suoi a competere per i massimi traguardi.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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