Come al solito la Fiorentina riesce a mettere da parte le difficoltà vissute in campionato per togliersi soddisfazioni in campo europeo,col solo risultato che attualmente i viola conoscono in questa edizione dell'Europa League,ossia la vittoria.Sarà che in Europa si gioca un calcio più consono a quello piacevole e propositivo sfoggiato dalla squadra di Vincenzo Montella,resta il fatto che la Fiorentina ha vinto tre partite su tre del suo girone senza tanti patemi.Eppure sulla carta la sfida di ieri sul caldissimo campo del Paok Salonicco era la più complicata di questo primo scorcio del percorso europeo,ma Ilicic e compagni l'hanno superata con autorità e hanno vinto con merito grazie alla rete di Vargas,sprecando anche numerose chance di aumentare il passivo e contenendo tutto sommato agevolmente il ritorno dei greci.Proprio lo sloveno è l'emblema di questa Fiorentina:se in campionato fa fatica ad esprimersi,in Europa mostra le sue qualità,non risentendo minimamente di un turnover sempre molto dibattuto in Italia,per la difficoltà con cui allenatori,come Benitez e Mazzarri riescono a gestirlo.Sicuramente Montella in merito avrebbe molto da insegnare,per la concentrazione con cui schiera in campo i suoi giocatori anche se molti tra i titolari si accomodano in panchina,come Cuadrado che ieri è stato schierato solo nel secondo tempo.La Fiorentina può guardare con giustificatissimo ottimismo il suo cammino in Europa League,anche alla luce dello scialbo pareggio che il Guingamp ha raccolto sul campo della modesta Dinamo Minsk,permettendo ai toscani la fuga in vetta al girone a punteggio pieno con cinque lunghezze di vantaggio sui francesi.
L'inizio di stagione di Paulo Dybala, tra il Covid, il recupero dall'infortunio che lo aveva tenuto fuori col Lione e le polemiche su un rinnovo di contratto che non arriva, ha vissuto talmente tanti contrattempi che giudicare le sue prestazioni, comunque negative, diventa difficile. Il modesto Ferencvaros sembrava l'avversario ideale per ritrovare l'ispirazione dei tempi migliori, ma anche contro gli ungheresi la Joya (con la fascia da capitano al braccio) è stata tra i peggiori in campo, all'interno di un contesto di squadra che aveva preso troppo sotto gamba l'impegno europeo nei primi 45'. Il riposo programmato di Ronaldo che non prenderà parte alla trasferta di Benevento, concede però una seconda chance da non fallire all'ex Palermo. Morata è sempre più avanti a lui nelle gerarchie sia per una questione di rendimento che di complementarietà col portoghese, ma non è detto che le cose non possano cambiare. Serve una scintilla, un lampo che restituisc
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