Onore al Torino,che ha regalato ai propri tifosi una vittoria al cardiopalma contro il Copenhagen,la prima dopo un ventennio lontano dall'Europa.La squadra di Ventura all'Olimpico di Torino ha giocato una gara generosa,meritando i tre punti nonostante una mole di gioco che fatica a tradursi in occasioni chiare da rete,colpa forse di un attacco che fatica ancora a lavorare insieme,con alle spalle la pesante eredità del duo Cerci-Immobile.Ieri il compito di finalizzare era affidato ad Amauri,arrivato da poco ma già abbastanza criticato dai propri tifosi,che nonostante tanto impegno non si è mai reso pericoloso,venendo sempre anticipato dal perfetto Zanka Jorgensen,ma venendo anche poco assistito dai compagni,in particolare dal venezuelano Martinez,troppo preso dalla frenesia e dalla voglia di rendersi protagonista.A risolvere la partita ci ha pensato il subentrato Fabio Quagliarella,ormai nuovo idolo della Maratona,che si è guadagnato sull'ultima azione di gioco un calcio di rigore netto per fallo ingenuo dell'ex difensore del Bologna Antonsson,poi trasformato dalla stessa punta napoletana.Una mini impresa quella realizzata dai granata,che ora a quota quattro vedono con positività la situazione di classifica del girone,che hanno battuto un avversario avvezzo ai palcoscenici della Champions League e in grado di fermare in Danimarca l'anno scorso la Juventus,anche se incapaci di rendersi molto pericolosi ieri sera se non sulle minacciose ma sporadiche conclusioni di Cornelius e Kacaniklic.In contemporanea i prossimi avversari del Torino,l'HJK Helsinki,dopo la sconfitta netta col Copenhagen hanno di nuovo perso malamente,stavolta in Finlandia,contro il Club Brugge,che con questo 3-0 esterno si porta in vetta al girone in coabitazione con il Torino.
Ogni volta che i giocatori rispondono alla chiamata delle proprie Nazionali, ai rispettivi club di appartenenza spetta il compito di accendere un cero nella speranza che tornino indietro integri e arruolabili. Spesso non è sufficiente, e stavolta (non la prima, Zaniolo insegna) è stata la Roma a pagare il prezzo più alto. Neanche il tempo di mettersi alla prova contro l'Inghilterra nella seconda gara di qualificazione a Qatar 2022, che Marash Kumbulla ha accusato un dolore al ginocchio destro durante Andorra-Albania che non lo ha costretto a lasciare il campo, ma si è ripresentato dopo la partita. Una volta tornato nella Capitale, gli esami strumentali hanno evidenziato la lesione del menisco esterno: per il momento l'intervento chirurgico è stato scongiurato in favore della terapia conservativa, ma in ogni caso la stagione dell'ex Hellas Verona è già finita. Un primo anno in giallorosso sicuramente probante per il centrale albanese, che tra il Covid e gli infortuni non ha ...

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