Il Perugia non sembra aver intenzione di mollare la vetta della classifica,anzi dopo due pareggi che avevano frenato la corsa degli uomini di Camplone,gli umbri neopromossi sospinti dal proprio pubblico sono tornati alla vittoria,grazie al rigore di capitan Taddei.Il Brescia,sconfitto 1-0,ha combattuto ma alla fine non è riuscito ad imporre il pareggio a causa soprattutto dei problemi in un settore offensivo abbastanza asfittico,nonostante l'esperienza di due attaccanti di categoria,come Caracciolo e Corvia.Il Perugia ritorna a correre quindi,al momento non c'è un'inseguitrice che abbia assunto un passo convinto.In seconda posizione si è portato l'Avellino,che con le armi che l'avevano portato ad una bella campagna da neopromossa lo scorso anno,si sta riproponendo con umiltà in questa stagione.La banda Rastelli ha superato l'esame Livorno con carattere e a quota undici punti,a tre dalla vetta,è chiamato a confermarsi nel posticipo di lunedi sul difficile campo della Ternana per avere chance credibili in ottica promozione.Dietro l'Avellino,c'è un gruppone di squadre raccolte in una manciata di punti,che come detto accumulano risultati alterni:in primis il Trapani,che ha perso 5-2 all'Ossola contro il Varese,pagando le fatiche degli impegni ravvicinati e l'approccio sbagliato contro un avversario affamato e bisognoso di punti,che ha demolito i siciliani già nel primo tempo spegnendo in seguito il tentativo di rimonta.Sono contente sicuramente dell'andamento oscillante di molte squadre Bologna e Catania,che stanno tEntando la risalita in classifica:gli etnei di Sannino hanno finalmente colto alla sesta giornata la prima vittoria in campionato contro il Pescara guidati dai loro uomini d'esperienza,condannando gli abruzzesi a un malinconico ultimo posto che mette a rischio la panchina di Baroni.Più avanti in questo percorso il Bologna di Lopez,che con la seconda vittoria di fila,un 1-0 contro il Cittadella maturato dopo un solo minuto di gioco ma che non rispecchia la miriade di occasioni avute dai felsinei,ha rotto il tabù Dall'Ara e si è portato in terza posizione,in coabitazione con la Pro Vercelli.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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