Non si può certo dire che l'inizio di campionato del Parma sia stato facile:in molti hanno ancora negli occhi la squadra che l'anno scorso si conquistò sul campo l'Europa League,ma gli uomini di Donadoni dopo sei giornate hanno soli tre punti in classifica,con cinque sconfitte all'attivo.Come se non bastasse il disimpegno societario,la scarsa propensione di Ghirardi a investire ancora dopo la delusione della mancata concessione della licenza Uefa che ha negato il palcoscenico europeo,a impoverire un gruppo già più debole dell'anno scorso ci hanno pensato gli infortuni,che hanno costretto l'ex tecnico del Napoli a fare a volte di necessità virtà.Dalle difficoltà però a volte possono nascere delle felici sorprese,e la nota lieta risponde al nome di Jose Mauri,giovanissimo centrocampista del 1996.Donadoni ha pescato questo talento,di cui si parla bene da un pò,dalla primavera ducale gettandolo nella mischia dal primo minuto contro il super centrocampo della Roma,venendo ripagato da una prestazione di enorme personalità,di tocchi raffinati,di intelligenza tattica.L'ascesa del forte italo-argentino è stata rapida,Donadoni lo ha confermato nella formazione titolare facendo del suo talento uno dei perni della squadra,che ancora non è riuscita a risollevarsi,nonostante i numeri di questo ragazzo,che si è tolto la soddisfazione anche di segnare il suo primo goal in serie A in una partita in cui si è guadagnato anche un rigore facendo impazzire la difesa friulana.I motivi per gioire per i tifosi del Parma in questo momento sono scarsi,ma uno di questi è sicuramente il rendimento della propria gioventù,alla luce anche di quanto sta facendo Alberto Cerri,conosciutissimo dagli esperti di calcio giovanile e fino a poco tempo fa compagno di Mauri nella primavera emiliana,che in prestito in serie B al Lanciano sta mostrando perchè è da tempo etichettato come il possibile attaccante del futuro della Nazionale italiana.Intanto attenzione a Jose Mauri,perchè il grande talento di questo ragazzo potrebbe tornare utile anche in ottica azzurra(ha giocato con la maglia dell'under 17)e su di lui si saranno già posati sicuramente gli occhi delle big più avvedute del nostro campionato.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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