Passa ai contenuti principali

Ai piedi di “Karim The Dream”: con questo Benzema al Real non serve Cristiano

Nella gloriosissima storia del Real Madrid solamente tre centravanti sono stati in grado di mantenersi al centro dell'attacco delle merengues per almeno dieci anni: due sono leggende assolute del club e rispondono al nome di Alfredo Di Stefano e Raul Gonzalez Blanco, mentre il terzo, probabilmente anche per una propensione caratteriale a lasciare agli altri l'onore delle copertine, ha a lungo faticato a fare breccia nel cuore dell'esigente tifo madridista, in maniera diametralmente opposta alla considerazione altissima di tutti gli allenatori che lo hanno avuto ai loro ordini. Si tratta ovviamente di Karim Benzema, l'attuale faro offensivo della squadra di Zidane.
Anche ieri la punta franco-algerina ha timbrato il cartellino contro l'Atalanta, approfittando del regalo di Sportiello e del cioccolatino di Modric per siglare una rete che gli ha permesso di diventare il terzo giocatore a segnare in Champions League per 17 anni di fila insieme a Raul e Messi, al quinto posto in assoluto nella classifica marcatori all-time della massima competizione europea a quota 70. Gol e non solo, perché "Karim The Dream" è molto più di un pallone che rotola in fondo al sacco: grazie al suo straordinario bagaglio tecnico e alle sue doti da regista offensivo è reputato da molti il miglior numero 9 in circolazione, a dispetto di una prolificità talvolta inferiore a illustri colleghi quali Lewandowski e Suarez.
Mentre lui continua ad incantare in campo, a Madrid intanto si moltiplicano le voci sul possibile ritorno di Cristiano Ronaldo. Ma vale la pena per i blancos puntare su un CR7 36enne chiedendo generosamente a Benzema un ritorno al passato nel ruolo di secondo violino del portoghese? O sarebbe più saggio affidarsi all'ex stella dell'OL, più trascinatore che mai, in attesa di lanciare l'assalto ai fenomeni della nuova generazione come Mbappé e Haaland? A Florentino Perez l'ardua sentenza.

Commenti

Post popolari in questo blog

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...

Il mercato da doppia promozione dell’ambizioso Monza, la Serie B è avvisata

"Non ci nascondiamo, ho detto ai ragazzi che se arriveremo quarti avremo fallito, l'obiettivo è andare in Serie A direttamente." Parole di Adriano Galliani, amministratore delegato di un Monza che non ha intenzione di mascherare le proprie ambizioni di doppia promozione, dopo aver dominato il girone A di Lega Pro l'anno passato. Difficile chiaramente disputare un campionato a fari spenti quando hai una proprietà di tale livello che ti permette di costruire una squadra con un budget fuori categoria; il club di Berlusconi sarà sicuramente una delle maggiori attrazioni della prossima Serie B e il calciomercato non fa che rafforzare questa convinzione. I brianzoli infatti sono letteralmente scatenati in campagna acquisti e si sono già assicurati una coppia gol da seguire con attenzione: manca solo l'annuncio ufficiale per il bosniaco classe '95 Mirko Maric autore di 20 reti nel campionato croato con la maglia dell'Osijek, innesto che ha fatto seguito a quello...

Roma,che spettacolo : la furia giallorossa si abbatte sul Cska Mosca

Dopo quattro lunghi anni di esilio dai prestigiosi palcoscenici della Champions League,non poteva ricominciare in modo migliore l'esperienza della Roma nella massima competizione europea per club.In una partita da non sbagliare contro il Cska Mosca,la squadra di Rudi Garcia è stata fantastica trasformando l'emozione in carica positiva e annichilendo i poveri avversari con un avvio bruciante.Dopo dieci minuti il risultato era già indirizzato,dopo venti la partita archiviata.Un inarrestabile Gervinho,stranamente lucido amche negli ultimi metri con due reti di pregevole fattura e un assist,e un frizzante Iturbe sono penetrati come lame nel burro della difesa moscovita.Molto deludente la squadra di Slutsky,incapace di opporre una minima resistenza,molle dal punto di vista del pressing e dell'intensità,confusa sotto il profilo tattico.Demeriti dei russi quindi ma meriti evidenti anche della Roma,presa per mano da un Francesco Totti non a segno ma dispensatore di palloni pregiati...