Passa ai contenuti principali

Juve, Danilo è uno e trino: terzino, difensore centrale e centrocampista

Da quando nell'estate del 2019 Juventus e Manchester City hanno completato lo scambio, con ampio conguaglio a favore dei bianconeri, che ha portato João Cancelo in Inghilterra e Danilo in Italia, il paragone tra il rendimento dei due calciatori è stato continuo. Anche perché l'addio del portoghese ha rappresentato e rappresenta tuttora una ferita aperta, per quella amara sensazione di non aver compreso appieno il potenziale di un esterno con qualità tecniche quasi uniche in Europa.
Il fil rouge che unisce il lusitano ex Benfica e il brasiliano si è rafforzato in virtù dell'evoluzione tattica che curiosamente ha portato entrambi in tempi recenti a indossare i panni del centrocampista agli ordini di Guardiola e Pirlo. Uno "sbocco" nel reparto mediano che nel caso di Danilo è da un lato conseguenza diretta della sua naturale inclinazione ad essere il regista difensivo della squadra, dall'altro apice degli stupefacenti miglioramenti fatti vedere in questa stagione. Non è un mistero ormai come l'ex Real Madrid sia la vera rivelazione della stagione juventina, nella quale ha interpretato con una insospettabile - per gli standard a cui aveva abituato - intelligenza tattica i ruoli di terzino (su entrambe le corsie), di difensore centrale e adesso per l'appunto di centrocampista in occasione delle partite, entrambe vinte, contro Lazio e Cagliari. Un adattamento figlio di una situazione di emergenza che potrebbe diventare anche normalità, specie in assenza delle geometrie di Arthur.
Se c'è un elemento infatti della rosa bianconera che sembra aver capito davvero l'idea di calcio di Pirlo, basata sull'occupazione degli spazi più che sulle posizioni, quello è Danilo, che sarebbe disposto a giocare ovunque per il suo allenatore: tranne in attacco, dove ha detto di non sentirsi proprio a suo agio. Altrimenti la titolarità di Cristiano Ronaldo non sarebbe stata più assicurata..

Commenti

Post popolari in questo blog

Napoli, a caccia della prima vittoria italiana ad Alkmaar: i gioielli dell’Az in vetrina

Dopo il perentorio 4-0 rifilato alla Roma nella notte della vera celebrazione del ricordo di Diego Armando Maradona, per il Napoli è tempo di pensare nuovamente all'Europa League. C'è una qualificazione da conquistare e una sconfitta da vendicare, quella dell'andata in casa contro l'Az Alkmaar, l'unica che al momento ha sporcato il percorso nel girone. Gli olandesi si presentarono a Napoli con qualche defezione causa Covid, ma riuscirono a portare a casa i tre punti con una prestazione molto accorta e cinica. Gattuso ha messo tutti in guardia sulle caratteristiche dell'avversario: "L'Az in Europa gioca un calcio diverso da quello che fa in Olanda, molto più spregiudicato. Credo che domani vedremo una gara diversa da quella dell'andata" . L'aria dell'AFAS Stadion potrebbe infatti incoraggiare gli uomini di Arne Slot a giocare più a viso aperto, sia per la necessità di vincere, sia perché i precedenti casalinghi contro formazioni italiane...

Il punto sulla Ligue 1 : Marsiglia forza sei,il Bordeaux all'inseguimento

Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mer...

Inter, la freccia Hakimi per mettere le ali al 3-5-2 di Conte

Come raccontato negli ultimi giorni, Achraf Hakimi si appresta a diventare un rinforzo per l'Inter versione 2020-2021 dopo aver sostenuto le visite mediche tra lunedì e martedì. Nelle ultime ore il club di Suning ha limato col Real Madrid anche le ultime distanze relative soprattutto ai bonus; 40 milioni di parte fissa più 5 legati ad alcune variabili, tutto da ratificare e mettere nero su bianco entro il 30 Giugno. Una data che per i club significa chiusura del bilancio, e che sta agitando il mercato internazionale nonostante il campo debba ancora emettere verdetti in vari campionati e a livello europeo. Cosa porterà Hakimi all'Inter? Alla corte di Antonio Conte, il classe '98 potrebbe diventare un vero fattore sulla fascia destra, un sicuro upgrade rispetto a Candreva, pur rivitalizzato dal cambio di allenatore: la sua formazione spagnola nella cantera madrilena fa sì che la fase difensiva non sia la specialità della casa, ma nell'altra metà del campo fa la differenz...