Affaticato ma felice, Domenico Berardi è tornato a casa qualche giorno fa insieme al compagno di squadra Ciccio Caputo e a Chiellini, senza risultare più a disposizione del ct Roberto Mancini per le partite di qualificazione a Qatar 2022 contro Bulgaria e Lituania. L'ala del Sassuolo può comunque ritenersi soddisfatta, risentimento muscolare a parte, perché una maglia da titolare contro l'Irlanda del Nord gli è bastata per guadagnare altri punti in vista delle convocazioni ad Euro 2021. Grazie al gol al Tardini di Parma contro i britannici, il mancino calabrese è salito a tre reti nelle ultime tre presenze azzurre, un unicum nell'era Mancini. Un traguardo prezioso anche perché nell'affollato reparto esterni si cominciano a tirare le somme dopo il secondo dei tre impegni in calendario: Insigne e Chiesa sono i titolari mentre Kean, attualmente infortunato, avrà un posto in virtù della sua duttilità che gli permette di coprire più ruoli in attacco. L'ultimo slot se lo giocano Bernardeschi, El Shaarawy e appunto il neroverde, con i primi due molto stimati a Coverciano a prescindere dalle fatiche nei rispettivi club (il Faraone non è uscito dal giro dei convocati neanche quando giocava in Cina). Il romanista e lo juventino avranno probabilmente la loro chance di giocarsi il tutto per tutto contro la Lituania; ma pensare che un Berardi così incisivo possa guardare l'Europeo in tv il prossimo Giugno a questo punto diventa ipotesi molto remota.
L'inizio di stagione di Paulo Dybala, tra il Covid, il recupero dall'infortunio che lo aveva tenuto fuori col Lione e le polemiche su un rinnovo di contratto che non arriva, ha vissuto talmente tanti contrattempi che giudicare le sue prestazioni, comunque negative, diventa difficile. Il modesto Ferencvaros sembrava l'avversario ideale per ritrovare l'ispirazione dei tempi migliori, ma anche contro gli ungheresi la Joya (con la fascia da capitano al braccio) è stata tra i peggiori in campo, all'interno di un contesto di squadra che aveva preso troppo sotto gamba l'impegno europeo nei primi 45'. Il riposo programmato di Ronaldo che non prenderà parte alla trasferta di Benevento, concede però una seconda chance da non fallire all'ex Palermo. Morata è sempre più avanti a lui nelle gerarchie sia per una questione di rendimento che di complementarietà col portoghese, ma non è detto che le cose non possano cambiare. Serve una scintilla, un lampo che restituisc
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