L'urna di Nyon non poteva essere più benevola con l'Inter,avendogli riservato come sfidante nei playoff di Europa League i modestissimi islandesi dello Stjarnan.Con tutto il rispetto per una squadra che ha superato avversari rispettabili nei turni preliminari come il Bangor City e e il Motherwell,e soprattutto i polacchi del Lech Poznan,probabilmente l'Inter affronta la squadra più debole dell'intero lotto di partecipanti ai playoff,il cui unico pericolo potrebbe essere rappresentato dalla trasferta complicata in termini logistici in terra islandese.Un primo banco di prova tutt'altro che insuperabile per la nuova Inter di Walter Mazzarri.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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