Il Napoli strappa un pareggio per 1-1 tra le mura amiche contro l'ostico Athletic Bilbao e tra 7 giorni nella tana dei baschi bisognerà vincere o quantomeno ottenere un pareggio pieno di reti per conquistare il tanto agognato accesso ai gironi di Champions League.L'undici di Benitez è stata salvato da una magia del "pipita" Higuain,che ha risposto alla rete nel primo tempo di Muniain su dormita della difesa,e ha risvegliato l'ardore di una squadra che dopo i primi minuti era stata messa sotto dalla freschezza atletica e dal pressing del proprio avversario.Lo stesso attaccante argentino ha mostrato nervosismo al termine della partita,si aspettava di più dai suoi compagni ed è preoccupato dalla possibilità,a questo punto concreta,di perdere la vetrina della massima competizione continentale per club.Adesso infatti ci vorrà nel catino ribollente del Nuevo San Mames se non un'impresa,una prestazione eccellente e soprattutto di grande personalità per passare il turno,visto che l'Athletic Bilbao ha dimostrato sì di non essere invulnerabile e di peccare di esperienza a questo livello,ma ha messo sotto per gran parte della partita gli azzurri,mostrando una condizione migliore.Il Napoli deve ripartire dagli ultimi venti minuti in cui,dopo la rete di Higuain,ha spinto con continuità alla ricerca del vantaggio che per poco non arrivava grazie alla stessa punta albiceleste e alle incursioni di un indiavolato Dries Mertens.Il talento belga ha spaccato la partita,subentrando al posto di un Lorenzo Insigne apatico e severamente fischiato dal suo pubblico all'uscita dal campo,che ha reagito provocando i tifosi e levandosi la maglia con decisione al momento di sedersi in panchina.Una reazione sbagliata da parte del giovane partenopeo,che ha sentito troppo la partita,e che forse Benitez doveva tutelare in maniera più adeguata.Bisognerà ricomporre in fretta questa spaccatura tra Insigne e i tifosi perchè a Bilbao servirà il contributo di tutti per uscire vittoriosi.Per il futuro del Napoli e per il bene del calcio italiano.
L'inizio di stagione di Paulo Dybala, tra il Covid, il recupero dall'infortunio che lo aveva tenuto fuori col Lione e le polemiche su un rinnovo di contratto che non arriva, ha vissuto talmente tanti contrattempi che giudicare le sue prestazioni, comunque negative, diventa difficile. Il modesto Ferencvaros sembrava l'avversario ideale per ritrovare l'ispirazione dei tempi migliori, ma anche contro gli ungheresi la Joya (con la fascia da capitano al braccio) è stata tra i peggiori in campo, all'interno di un contesto di squadra che aveva preso troppo sotto gamba l'impegno europeo nei primi 45'. Il riposo programmato di Ronaldo che non prenderà parte alla trasferta di Benevento, concede però una seconda chance da non fallire all'ex Palermo. Morata è sempre più avanti a lui nelle gerarchie sia per una questione di rendimento che di complementarietà col portoghese, ma non è detto che le cose non possano cambiare. Serve una scintilla, un lampo che restituisc
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