Passa ai contenuti principali

Serie A, top e flop della 34esima giornata


I top: 👍🏻

Cristiano Ronaldo: complessivamente forse la prestazione di Dybala è migliore, ma il suo score giornaliero recita due gol, uno su rigore, e una traversa. Sul nono Tricolore consecutivo per cui ormai manca solo la matematica c'è la sua firma a caratteri cubitali. 30 reti in altrettante partite a 35 anni. Fenomeno e basta.
Henrikh Mkhitaryan: nono centro in venti presenze in Serie A, di cui 14 da titolare. Il contributo dell'armeno in termini di gol e assist è davvero notevole, ma anche da dettagli meno appariscenti si capisce come sia un giocatore vincente che ha vestito maglie di importanti squadre europee. La sua conferma per il prossimo anno è il miglior regalo per Fonseca.
Fabio Quagliarella: il peso degli anni un po' si fa sentire, e le partite saltate in questa stagione stanno lì a sottolinearlo. Ma le 37 primavere non intaccano una classe che gli permette di siglare il 2-2 al Tardini con una magia delle sue, prima di chiudere uno splendido duetto con l'allievo Bonazzoli che vale la rimonta blucerchiata.
Patrick Cutrone: Ribery è sublime ispiratore delle migliori offensive viola, ma la vena ritrovata dell'ex Wolverhampton merita una menzione. A segno per la terza gara di fila, che parta titolare o subentri fa poca differenza, e continuando così la permanenza a Firenze non è più un lontano miraggio.
Hakan Calhanoglu: il turco sembra davvero il gemello più bravo e convinto del giocatore visto negli scorsi anni. Sotto la gestione Pioli è un continuo crescendo, il bottino personale di gol e assist è lì a dimostrarlo. In campo è ovunque, sempre più consapevole dei suoi mezzi.

I flop: 👎🏻

Bartosz Bereszynski: il polacco è uno dei principali responsabili di un primo tempo impresentabile dei doriani: Gervinho lo salta con un sombrero e scarica in rete, in seguito invece decide di mettersi in proprio e firma un'autorete su cross di Kulusevski. Per sua fortuna nel secondo tempo la Samp scende in campo con un altro piglio e si porta via da Parma tre punti in rimonta.
Koray Gunter: affrontare l'Atalanta e le sue bocche da fuoco crea un po' di nervosismo in tutti ultimamente, e il turco paga questa tensione con un brutto blackout che spiana la strada della porta a un Zapata che non ha bisogno di regali per segnare.
Luiz Felipe/Bastos: la prestazione del brasiliano è più che discreta, ma ha sulla coscienza un errore drammatico, che alla fine deciderà la partita, quando perde palla da ultimo uomo sul pressing congiunto di Dybala e Cr7. Viceversa la performance dell'angolano è già di per sè confusionaria, e la maniera in cui allarga il braccio in maniera scomposta in area ne è lo specchio fedele.
Leonardo Bonucci: lontano dalla forma migliore, non a caso col Sassuolo è rimasto in panchina per qualche acciacco. L'incomprensione con Szczesny su un pallone innocuo porta a una disattenzione da matita rossa che riapre una partita in controllo, grazie ad un Immobile freddo dal dischetto. La Juventus ha bisogno di maggiore personalità e maggiori certezze da parte di senatori come lui.
Federico Santander: nel Bologna reduce dalla disfatta col Milan, si può pescare a piene mani per trovare un protagonista in negativo; da Skorupski che si traveste da assist man per Calhanoglu ad un Denswil sempre in ritardo. Ma su Santander, oltre all'essere inoffensivo e a non tenere la squadra alta, pesa anche la colpa di aver tenuto in panchina gente come Barrow e Palacio.



Commenti

Post popolari in questo blog

Napoli, a caccia della prima vittoria italiana ad Alkmaar: i gioielli dell’Az in vetrina

Dopo il perentorio 4-0 rifilato alla Roma nella notte della vera celebrazione del ricordo di Diego Armando Maradona, per il Napoli è tempo di pensare nuovamente all'Europa League. C'è una qualificazione da conquistare e una sconfitta da vendicare, quella dell'andata in casa contro l'Az Alkmaar, l'unica che al momento ha sporcato il percorso nel girone. Gli olandesi si presentarono a Napoli con qualche defezione causa Covid, ma riuscirono a portare a casa i tre punti con una prestazione molto accorta e cinica. Gattuso ha messo tutti in guardia sulle caratteristiche dell'avversario: "L'Az in Europa gioca un calcio diverso da quello che fa in Olanda, molto più spregiudicato. Credo che domani vedremo una gara diversa da quella dell'andata" . L'aria dell'AFAS Stadion potrebbe infatti incoraggiare gli uomini di Arne Slot a giocare più a viso aperto, sia per la necessità di vincere, sia perché i precedenti casalinghi contro formazioni italiane...

Il punto sulla Ligue 1 : Marsiglia forza sei,il Bordeaux all'inseguimento

Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mer...

Inter, la freccia Hakimi per mettere le ali al 3-5-2 di Conte

Come raccontato negli ultimi giorni, Achraf Hakimi si appresta a diventare un rinforzo per l'Inter versione 2020-2021 dopo aver sostenuto le visite mediche tra lunedì e martedì. Nelle ultime ore il club di Suning ha limato col Real Madrid anche le ultime distanze relative soprattutto ai bonus; 40 milioni di parte fissa più 5 legati ad alcune variabili, tutto da ratificare e mettere nero su bianco entro il 30 Giugno. Una data che per i club significa chiusura del bilancio, e che sta agitando il mercato internazionale nonostante il campo debba ancora emettere verdetti in vari campionati e a livello europeo. Cosa porterà Hakimi all'Inter? Alla corte di Antonio Conte, il classe '98 potrebbe diventare un vero fattore sulla fascia destra, un sicuro upgrade rispetto a Candreva, pur rivitalizzato dal cambio di allenatore: la sua formazione spagnola nella cantera madrilena fa sì che la fase difensiva non sia la specialità della casa, ma nell'altra metà del campo fa la differenz...