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Serie A, top e flop della 29esima giornata


I top 👍🏻

Paulo Dybala: non c'è due senza tre e contro il Genoa Dybala ha incastonato la terza pregevole gemma in fila di questo secondo scorcio di stagione. Sempre più decisivo, ancora una volta sblocca un punteggio fermo sullo 0-0.
Alexis Sanchez: ok, l'avversario ha deciso di non scendere in campo: però per un Lautaro che va in bianco, c'è un Sanchez che segna su rigore, pennella per Young e Gagliardini ed entra anche nell'azione del gol di D'ambrosio. Se il cileno torna su questi livelli farebbe comodo all'Inter anche nella prossima stagione.
Dejan Kulusevski: one man show del giovane svedese tra le fila del Parma: segna con una bella azione personale, da un suo tiro nasce la rete di Gagliolo, e il suo bottino personale sarebbe potuto essere più importante se la fatica non gli avesse offuscato la mira. Dopo l'ottima prestazione contro l'Inter un'altra conferma di come sia pronto per la Juve.
Papu Gomez: le copertine nell'Atalanta se le prende chi segna, a turno i vari Zapata, Muriel e Gosens, arrivato al nono gol stagionale. Ma l'anima della Dea è il suo capitano, che gioca a tutto campo, inventa, ispira e quando serve si sacrifica come se fosse un difensore.
Luis Alberto: dal re degli assist man a quota 15, al suo immediato inseguitore: se Immobile è a quota 29 reti in 29 giornate non è un mistero che parte del merito sia dello spagnolo. Anche col Torino più di un tracciante illuminante per innescare il capocannoniere del campionato. Inzaghi gli ha dato le chiavi della squadra per restare in scia della Juventus.


I flop 👎🏻

Il Brescia: trovare solo uno o due giocatori da mettere sul banco degli imputati per la debacle contro l'Inter era troppo difficile. Diego Lopez è tra i principali responsabili, la sua squadra si presenta a San Siro come vittima sacrificale, con un atteggiamento ben diverso ad esempio da quello della Spal di Di Biagio.
Diego Perotti: si fa cacciare alla mezz'ora di gioco a causa di un intervento non cattivo ma pericoloso col piede a martello sul friulano Becão. Una leggerezza imperdonabile per un giocatore della sua esperienza, chiamato a dare una risposta sul campo dopo le troppe soste forzate in infermeria, nonché investito per l'occasione della fascia da capitano.
Gaetano Castrovilli: notte horror per il centrocampista viola, che prima causa un rigore stendendo Djuricic e poi si fa un pisolino in area, facendosi scippare il pallone da Muldur per il terzo gol del Sassuolo. Partita da dimenticare in fretta.
Nikola Kalinic: gettare la croce addosso al solo croato sarebbe sbagliato, considerando l'inguardabile prestazione della Roma in tutti i suoi effettivi. Però i secondi si trasformano in minuti quando si attende la sostituzione con Edin Dzeko.
Yann Karamoh: corona un ingresso negativo contro il Verona con una giocata che condensa che tipo di giocatore è. Va molle su un pallone, Verre lo mangia e spalanca la porta a Pessina per il 3-2 finale. Talento supportato da poca intelligenza e voglia di sporcarsi le mani.


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