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Roma, un mercato di riparazione sottovalutato e l’eredità di Petrachi


Il rapporto di Gianluca Petrachi con la Roma si è chiuso nel peggiore dei modi dopo un anno di lavoro, colpa di un carattere spigoloso che ha portato a un deterioramento progressivo delle relazioni con la società e con il rumoroso mondo dei media. In pochi però si sono sbilanciati nel giudicare negativo il suo operato da un punto di vista tecnico, per quanto riguarda il parco giocatori e la scelta di un allenatore come Paulo Fonseca; d'altronde il paradosso quando occupi una scrivania a Trigoria è spesso quello di essere giudicato anche per fattori che vanno al di là delle tue mansioni.
La campagna acquisti condotta a Gennaio, è stata oggetto di numerose critiche in un momento in cui la squadra ha accusato una flessione dopo aver chiuso l'anno solare in maniera molto brillante, con l'ex ds che si difese sollevando la questione della cessione societaria che ne limitò i margini di manovra. Eppure i giovanotti di belle speranze acquistati nella sessione di riparazione (che si vanno a sommare a un Bruno Peres rinato) stanno cominciando a fornire risposte interessanti sul campo, smentendo gli scettici dal giudizio facile.
Ieri Carles Perez, arrivato in prestito con obbligo di riscatto dal Barcellona, ha segnato contro la Spal il suo primo gol in Serie A dopo aver timbrato per la prima volta il cartellino con la maglia della Roma in Europa League contro il Gent. Lo spagnolo ha avuto bisogno di pochissimo tempo per ambientarsi in Italia, palesando quando impiegato una personalità e una qualità tecnica che rivelano tutta la trafila delle giovanili fatta nella Masia catalana. La rete di Ferrara è un premio meritato per un giocatore che non ha neanche sofferto più di tanto il cambio di modulo, penalizzante per un esterno di origine come lui.
Nel cuore dei tifosi è già entrato Roger Ibanez, alle prese con un risentimento muscolare che ha momentaneamente frenato una repentina ascesa: Fonseca gli ha già consegnato le chiavi della nuova difesa a tre e il brasiliano cresce vertiginosamente di partita in partita, contro Verona e Inter è stato tra i migliori in campo. All'Atalanta stranamente non aveva spazio, e anche se è troppo presto per fare paragoni, sulla sponda giallorossa del Tevere non si vedeva un difensore così giovane e con così poca esperienza imporsi con tale personalità dai tempi di Marquinhos.
Dei tre acquisti di Gennaio il più acerbo da tutti i punti di vista è sembrato senza dubbio Gonzalo Villar, che ha patito il salto di qualità tra l'Elche (Segunda Division spagnola) e la Roma, non dimostrandosi ancora un cambio affidabile ai vari Veretout, Diawara e Cristante.
Probabilmente nella Capitale in pochi rimpiangeranno Petrachi e le sue sfuriate, ma in molti si godranno i frutti delle sue ultime intuizioni.

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