A 4 turni dalla fine del campionato la Fiorentina con il conforto della matematica ha definitivamente archiviato la pratica salvezza e ora può dedicarsi con serenità alla programmazione del prossimo futuro, che dovrà vedere la Viola di nuovo in lotta per le zone europee. Innanzitutto c'è da sciogliere il rebus panchina con Iachini che nonostante il buon lavoro svolto non verrà confermato, e la dirigenza che dovrà orientarsi tra la tentazione De Rossi, la pista Juric e un nome più blasonato (Spalletti?) che richiederebbe l'intervento in prima persona di Commisso. Quel che è certo è che per quanto riguarda il parco giocatori si cercherà di ripetere un'operazione stile Ribery, la nota senza dubbio più lieta della stagione gigliata, per offrire più leadership ad un gruppo che già a Gennaio è stato rinforzato con esborsi economici non indifferenti.
Il mercato offre più soluzioni se si cercano campioni magari non più sulla cresta dell'onda a parametro zero, e la più intrigante di tutte è rappresentata da Mario Mandzukic, se non altro per la sua conoscenza del campionato italiano. Il croato dopo soli sei mesi si è liberato di comune accordo dall'Al-Duhail e un suo ritorno in Serie A dopo l'addio alla Juventus è più che plausibile. La Fiorentina sarebbe pronta a presentargli un biennale a 3 milioni annui, ma dovrà difendersi dalla concorrenza di altre squadre come l'Inter, attratte dal suo carisma e dalla sua natura di giocatore vincente.
Un altro nome spendibile è quello di Mario Götze, che ha da poco terminato in maniera ingloriosa la sua seconda avventura al Borussia Dortmund, e già da alcuni mesi è stato accostato a Roma e Lazio. La grande tecnica del fantasista tedesco, che sei anni fa decideva una finale Mondiale, non è mai stata in discussione, ma i gravi problemi fisici ne hanno condizionato la carriera, compromettendo la sua esplosività e il suo cambio di passo. Al Franchi però hanno saputo accettare i rischi di avere un giocatore dal fisico non più integro ma dai colpi sempre cristallini come Ribery, e Götze potrebbe essere una scommessa per certi versi simile. Senza dimenticare che un po' di Italia è nel destino dell'ex stella del calcio teutonico, visto il nome dato alla primogenita nata da poco, Rome.
Il club di Commisso per convincerlo a sposare la propria causa rispetto a quella di altre società che hanno fatto dei sondaggi come Monaco e Siviglia, sa di poter pescare dal mazzo proprio il jolly Ribery, compagno di squadra al Bayern Monaco di Götze ma anche di Mandzukic con cui hanno vinto insieme una Champions. Sperando che se uno dei due dovesse dire di sì, finisca meglio di un altro Mario, quel Gomez che a Firenze ha iniziato la parabola discendente della propria carriera.
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