Passa ai contenuti principali

Napoli-Osimhen, tra l’eredità di Milik e un rischio Pepé bis


Quando due settimane fa Victor Osimhen era piombato a Napoli con l'entourage al seguito in tanti pensavano fosse solo questione di giorni, addirittura di ore, prima che diventasse un nuovo attaccante degli azzurri. Perché quando ti scomodi per conoscere la città, quando vai a Capri per ascoltare De Laurentiis e i suoi progetti futuri per il club, quando hai addirittura un faccia a faccia con il tuo potenziale prossimo allenatore in cui ti viene ribadita la stima a livello tecnico, qualcosa di grosso deve bollire in pentola. Eppure l'accordo con il Lille non era stato ancora raggiunto e tuttora non è chiuso, perché i francesi sono una società abituata a vendere per tenere in ordine i conti ma sono anche bottega cara.
Ma non è la quadratura del cerchio tra club a preoccupare i partenopei, bensì i tentennamenti della punta nigeriana che ha apprezzato i colloqui avuti e ciò che ha visto con i propri occhi, ma prima di impegnarsi definitivamente vuole guardarsi attorno e valutare altre offerte, specie quelle che potrebbero arrivare dalla Premier League, la vera meta dei suoi sogni. Il Napoli sa che il rischio in queste situazioni è rappresentato dalla corte dei miracoli che circonda principalmente i giocatori africani, dal continuo proliferare di agenti e intermediari dotati di procura, che si vanno a sommare a fratelli ingombranti da convincere a loro volta.
Il pericolo è quello di una replica del caso Pepé, ala ivoriana sempre del Lille che un anno fa di questi tempi sembrava ad un passo dall'approdare alle pendici del Vesuvio in cambio di 65 milioni più il cartellino di Ounas. I suoi agenti calarono in elicottero dai cieli di Dimaro ma non si trovò un accordo sull'offerta contrattuale, con il nodo principale delle maxi commissioni da riconoscere; ci fu di lì a poco un inserimento prepotente dell'Arsenal ed il resto è storia.
Probabilmente non esiste alcun termine strettamente tassativo per decidere, fatto che ha suscitato l'ironia di Osimhen sui social, ma è logico pensare che Giuntoli e compagnia si attendano una risposta a breve per concentrarsi eventualmente su altri profili che andranno a sostituire Arek Milik, il cui rinnovo ogni giorno che passa sembra sempre più utopia, e soprattutto perché le esperienze del recente passato, sicuramente, insegnano.

Commenti

Post popolari in questo blog

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...

Il mercato da doppia promozione dell’ambizioso Monza, la Serie B è avvisata

"Non ci nascondiamo, ho detto ai ragazzi che se arriveremo quarti avremo fallito, l'obiettivo è andare in Serie A direttamente." Parole di Adriano Galliani, amministratore delegato di un Monza che non ha intenzione di mascherare le proprie ambizioni di doppia promozione, dopo aver dominato il girone A di Lega Pro l'anno passato. Difficile chiaramente disputare un campionato a fari spenti quando hai una proprietà di tale livello che ti permette di costruire una squadra con un budget fuori categoria; il club di Berlusconi sarà sicuramente una delle maggiori attrazioni della prossima Serie B e il calciomercato non fa che rafforzare questa convinzione. I brianzoli infatti sono letteralmente scatenati in campagna acquisti e si sono già assicurati una coppia gol da seguire con attenzione: manca solo l'annuncio ufficiale per il bosniaco classe '95 Mirko Maric autore di 20 reti nel campionato croato con la maglia dell'Osijek, innesto che ha fatto seguito a quello...

Coronavirus, Higuain infrange la quarantena,ma c'è un perché..

Gonzalo Higuain rompe il regime di quarantena e torna in Argentina.Dopo i casi di positività di Rugani e Matuidi riscontrati nella Juventus,centinaia di persone legate al club bianconero,giocatori,staff tecnico e dipendenti,sono stati costretti all'isolamento domiciliare come da protocollo.Compreso ovviamente Higuain,che secondo quanto rivelato da Repubblica.it ha però deciso di interrompere la propria quarantena per tornare nella propria terra natia con volo privato.Ieri notte l'argentino si è presentato all'aeroporto di Caselle con un certificato che attestava la sua negatività al test del tampone,ed è stato fatto partire dopo che gli agenti della Polizia aeroportuale hanno verificato la veridicità della sua attestazione medica.Non si tratta tuttavia di un tentativo avventato di sottrarsi al pericolo della pandemia coronavirus,molto più allarmante in Italia che Argentina al momento.Dalle ultime informazioni sembra che la Juventus abbia autorizzato il volo dell'ex Napo...