Ieri è stato il giorno dell'ufficialità del calendario delle ultime 12 giornate di questa sfortunata edizione della Serie A, che ha confermato quella che già era una certezza, ovvero che le squadre scenderanno in campo ogni tre giorni per completare finalmente la stagione. La programmazione della maggioranza delle partite in notturna e l'introduzione delle 5 sostituzioni permetterà ai calciatori di soffrire meno il caldo ed evitare potenzialmente 90' filati; ma è lampante come sarà inevitabile un susseguirsi di contrattempi muscolari dovuti alla lunga inattività, come sta accadendo in Bundesliga. Quali sono nella nostra Serie A i giocatori più esposti in questo tour de force, che andranno gestiti dalle società di appartenenza per il loro storico infortuni?
Diego Perotti El Monito è stato uno dei primi a risentire fisicamente della lunga inattività, anche se è appena tornato a lavorare in gruppo a Trigoria. L'argentino, nelle ultime due stagioni ha saltato un ammontare di partite equivalenti ad un intero campionato, e la nefasta sensazione è che non dimenticherà le care vecchie abitudini con i ritmi che si prospettano, dopo essere già stato ai box in tre occasioni nel 2019-20.
Douglas Costa Se Perotti ha avuto bisogno di due anni per saltare 38 partite, l'ex Shakhtar ne ha impiegato uno in più. Il brasiliano è l'esempio perfetto del giocatore che andrà gestito in mezzo a tanti impegni ravvicinati. Il supersonico esterno sa come incidere dall'inizio e come spaccare le partite dalla panchina, e Sarri avrà bisogno di trovare il giusto equilibrio per preservare quella che potrebbe essere una pedina fondamentale nella corsa Scudetto.
Stefano Sensi In seguito ad un inizio di stagione brillante con la maglia dell'Inter, Sensi era stato paragonato in maniera blasfema da diversi addetti ai lavori ad un mostro sacro come Iniesta, dopo aver giocato a testa alta anche nel palcoscenico intimorente del Camp Nou. Da quel momento in poi però sono sorte una serie di complicazione fisiche (adduttore, polpaccio, piede) che hanno messo a nudo una fragilità già vista a Sassuolo. Ora che si è ristabilito, i nerazzurri hanno bisogno della sua fantasia per non accontentarsi di un finale di stagione da comprimari.
Amadou Diawara La sua assenza si è fatta sentire tanto quando la Roma ha avuto un momento di fatale sbandamento nei primi mesi del 2020. Fonseca non ha trovato in rosa un rimpiazzo capace di dare alla squadra lo stesso ordine tattico e la stessa lucidità nello sbrogliare situazioni scomode contro il pressing avversario. Adesso l'ex Napoli sarà nuovamente a disposizione, sperando che il menisco che in due occasioni lo ha già tenuto fermo, non gli dia più problemi.
Lucas Leiva L'espertissimo mediano ha approfittato della sosta forzata per operarsi in artroscopia al ginocchio sinistro ed è già tornato a pieno regime. Inzaghi non può e non vuole rinunciare ad un pilastro come lui per nessun motivo, ma durante la riabilitazione il brasiliano per tenersi in forma ha caricato sull'altro ginocchio, quello sano, e andrà per forza gestito. La profondità della rosa peserà più che mai e Cataldi sarà chiamato a far rifiatare con costanza il 33enne.
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