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Roma, Pedro esclude la conferma di Mkhitaryan?


Quello dello spagnolo Pedro è sicuramente il nome più caldo per quanto riguarda il mercato della Roma. Sull'asse Italia-Spagna-Inghilterra escono praticamente ogni giorno notizie, a volte anche contraddittorie tra di loro: c'è chi sostiene che il (quasi ex) giocatore del Chelsea sarebbe a un passo dalla firma con i giallorossi, chi è del parere che vorrebbe ascoltare le proposte provenienti dalla Liga con Valencia e Betis in testa, e chi invece è convinto che il suo desiderio sia quello di proseguire all'estero dopo l'avventura a Londra ormai agli sgoccioli. Quello che è sicuro è che la Roma si trova in una posizione privilegiata, è tra le favorite, se non la favorita assoluta come afferma il Daily Mail, per assicurarsi Pedrito perché si è mossa con grande anticipo, stabilendo dei contatti già in tempo di pieno lockdown. L'esterno scuola Barcellona pluridecorato a livello di Nazionale e di club, è stato proposto a Inter e Juve, dove allenano Conte e Sarri che lo hanno avuto alle loro dipendenze, mettendolo sempre al centro del rispettivo progetto tecnico. Nessuna delle due società ha per ora deciso di muovere passi concreti, e questo è positivo per la Roma che non avrebbe le possibilità di sostenere un duello di mercato a suon di proposte di ingaggio al rialzo.
Com'è noto l'offerta contrattuale del club di Pallotta consiste in un accordo biennale con opzione sul terzo anno, a 3 milioni netti a stagione che rappresenta il tetto salariale per i volti nuovi che arriveranno dalla campagna acquisti. Cosa cambierebbe con l'arrivo di Pedro guardando all'attuale composizione della rosa romanista? 
La sensazione è che oltre ad aumentare le possibilità che Justin Kluivert sia sacrificato sull'altare dell'ennesima indispensabile plusvalenza, l'acquisto dell'ala di Tenerife precluderebbe anche la permanenza di Henrikh Mkhitaryan, che percepisce tre milioni annui. I discorsi relativi al riscatto dell'armeno con l'Arsenal sono in alto mare, ma anche se Petrachi riuscisse a trovare un'intesa vantaggiosa con gli inglesi, difficilmente nelle segrete stanze di Trigoria arriverebbe il via libera in un momento in cui il taglio degli ingaggi appare come una delle formule magiche da seguire ciecamente.
Anche se così fosse comunque, è fuor di dubbio che l'iberico porterebbe nella Città Eterna la sua professionalità, la sua mentalità da campione e la sua classe, mai messe in discussione neanche durante una stagione difficile in cui qualche infortunio e l'apertura di un nuovo ciclo a Stamford Bridge con Lampard in panchina, lo hanno penalizzato.

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