16 partite per un totale di 122 giorni ai box. Si tratta del bilancio in continuo aggiornamento di Stefano Sensi, che ha appena riportato il quinto infortunio della sua tormentata stagione: una distrazione al bicipite femorale destro i cui tempi di recupero sono da stabilire con esattezza, ma che non fa ben sperare visti i suoi precedenti. La sfortuna si sta sicuramente accanendo sul centrocampista di Urbino ma la natura muscolare e non traumatica dei suoi continui stop preoccupa. Se si vanno ad analizzare le precedenti stagioni di Sensi al Sassuolo, si notano le 15 e le 12 partite saltate rispettivamente nel campionato 2016-17 e 2017-18; solamente la passata annata è andata più liscia da un punto di vista fisico, fattore che gli ha permesso di esprimersi con continuità e guadagnarsi la chiamata di una big come l'Inter.
Proprio i nerazzurri hanno un discorso sempre in ballo con gli emiliani per il riscatto della mezzala, e sebbene il giocatore non sia messo in discussione tecnicamente per le prestazioni meneghine offerte all'inizio dell'era Conte , qualche spiffero su una mancata conferma comincia ad emergere. Specie se i neroverdi non dovessero scendere a più miti consigli a proposito dei 20 milioni pattuiti la scorsa estate, da versare cash. Anche perché l'arrivo di Eriksen ha un po' cambiato le carte in tavola tatticamente, con l'adozione di un 3-4-1-2 studiato per esaltarne la classe, e in cui Sensi sembra più portato a fare il vice del danese che non il mediano nelle idee del suo allenatore.
Tutti motivi per cui l'ex Sassuolo ha bisogno di tornare protagonista tra campionato ed Europa League, al fine di riprendersi tutto quello che la fragilità muscolare cerca di negargli, maglia della Nazionale compresa.
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