In casa Napoli oggi tiene banco la gita partenopea di Victor Osimhen, attaccante del Lille che è in città per un colloquio con la dirigenza azzurra e per valutare con i suoi occhi la bontà della proposta ricevuta insieme ai suoi agenti. L'attaccante nigeriano è un obiettivo sensibile, questo è innegabile, ma la presenza del giocatore non preannuncia la chiusura imminente di una trattativa che rimane molto onerosa; il Napoli lo vuole bloccare, ma il cartellino di Osimhen viene valutato sui 50 milioni, e ciò significa che il suo acquisto si potrebbe concludere definitivamente solo con la contestuale partenza di Arkadiusz Milik. Quel Milik per cui non si fanno progressi sul fronte rinnovo e che è sempre nel mirino della Juventus.
In questo domino di attaccanti, da cui si è già tirato fuori Dries Mertens che ha giurato amore eterno alla causa, sembra essercisi dimenticati che il Napoli a Gennaio una punta per il prossimo anno l'avrebbe già acquistata e risponde al nome di Andrea Petagna. Un investimento neanche di poco conto, considerando i 17 milioni garantiti alla Spal più altri 3 di eventuali bonus.
Petagna il suo lo ha fatto, si è messo in mostra nel fine settimana contro il suo futuro segnando il gol della speranza della sua Spal, ribadendo che il suo desiderio è quello di giocare al San Paolo la prossima stagione. Un'ambizione legittima, considerando le promesse e le manifestazioni d'intenti di pochi mesi fa, ma gli sarà data questa possibilità e nel caso, in quale ruolo? Come riserva di Mertens in caso di addio di Milik o come terza punta alla Llorente, che è stato impiegato pochissimo specie dopo l'esonero di Ancelotti?
La sensazione è che l'ex Atalanta non goda dello stesso appeal di qualche collega straniero che stuzzica di più la fantasia della piazza, ma si può fregiare di una statistica unica: ha segnato il 57% delle reti della sua squadra, 12 su 21, nessuno nei 5 campionati top in Europa come lui.
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