Passa ai contenuti principali

Milan, quando il mercato low cost riserva sorprese: Kjaer ormai è una certezza


Quando nel mercato di Gennaio il Milan ha prelevato in prestito Simon Kjaer, trovare un tifoso rossonero contento di questo innesto era un'impresa. Il danese aveva fatto il percorso inverso rispetto a Caldara, "regalato" per 18 mesi alla sua Atalanta, dopo aver giocato poco a Bergamo. Il biondo centrale era stato preso per sostituire Skrtel come acquisto di esperienza per la Champions, ma Gasperini ha preferito dare fiducia ad altri elementi con più lunga militanza in squadra. A Milano però Kjaer si è ripreso tutto con gli interessi, soffiando praticamente subito il posto da titolare a Musacchio accanto all'inamovibile Romagnoli, e la partita con la Juventus ha confermato quanto di buono fatto vedere prima della lunga sosta. Contro i bianconeri, dopo un assestamento iniziale quando i veloci cambi di posizione del tridente bianconero avevano messo in difficoltà la retroguardia del Diavolo, lo scandinavo si è distinto per diverse chiusure importanti, dominando sui palloni alti. D'altronde il curriculum di Kjaer parla chiaro: esperienze in Germania, Francia, Turchia e Spagna e un cordone ombelicale importante con la Serie A, da quando il Palermo gli diede la prima opportunità di lasciare il paese natío. A conti fatti le sue uniche avventure negative sono state alla Roma, dove lo portó il suo scopritore Walter Sabatini, e probabilmente al Siviglia, dove comunque i giocatori vanno e vengono come se fossero delle figurine Panini. 
Il Milan ha in mente di rinforzare la difesa con dei profili futuribili, alla Kouassi, ma rinunciare alla costanza di un elemento navigato e pronto all'uso come il danese sarebbe un peccato, considerando che per riscattarlo da Monchi sarà sufficiente sborsare la modica cifra di 2,5 milioni di euro.

Commenti

Post popolari in questo blog

Napoli, a caccia della prima vittoria italiana ad Alkmaar: i gioielli dell’Az in vetrina

Dopo il perentorio 4-0 rifilato alla Roma nella notte della vera celebrazione del ricordo di Diego Armando Maradona, per il Napoli è tempo di pensare nuovamente all'Europa League. C'è una qualificazione da conquistare e una sconfitta da vendicare, quella dell'andata in casa contro l'Az Alkmaar, l'unica che al momento ha sporcato il percorso nel girone. Gli olandesi si presentarono a Napoli con qualche defezione causa Covid, ma riuscirono a portare a casa i tre punti con una prestazione molto accorta e cinica. Gattuso ha messo tutti in guardia sulle caratteristiche dell'avversario: "L'Az in Europa gioca un calcio diverso da quello che fa in Olanda, molto più spregiudicato. Credo che domani vedremo una gara diversa da quella dell'andata" . L'aria dell'AFAS Stadion potrebbe infatti incoraggiare gli uomini di Arne Slot a giocare più a viso aperto, sia per la necessità di vincere, sia perché i precedenti casalinghi contro formazioni italiane...

Il punto sulla Ligue 1 : Marsiglia forza sei,il Bordeaux all'inseguimento

Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mer...

Inter, la freccia Hakimi per mettere le ali al 3-5-2 di Conte

Come raccontato negli ultimi giorni, Achraf Hakimi si appresta a diventare un rinforzo per l'Inter versione 2020-2021 dopo aver sostenuto le visite mediche tra lunedì e martedì. Nelle ultime ore il club di Suning ha limato col Real Madrid anche le ultime distanze relative soprattutto ai bonus; 40 milioni di parte fissa più 5 legati ad alcune variabili, tutto da ratificare e mettere nero su bianco entro il 30 Giugno. Una data che per i club significa chiusura del bilancio, e che sta agitando il mercato internazionale nonostante il campo debba ancora emettere verdetti in vari campionati e a livello europeo. Cosa porterà Hakimi all'Inter? Alla corte di Antonio Conte, il classe '98 potrebbe diventare un vero fattore sulla fascia destra, un sicuro upgrade rispetto a Candreva, pur rivitalizzato dal cambio di allenatore: la sua formazione spagnola nella cantera madrilena fa sì che la fase difensiva non sia la specialità della casa, ma nell'altra metà del campo fa la differenz...