Dopo la tragedia di Bilbao e la conseguente retrocessione ai gironi di Europa League,non era facilissimo per il Napoli riapprocciarsi ad una competizione europea con lo spirito giusto.Al San Paolo non si è ancora visto il miglior Napoli,ma gli azzurri hanno fatto quanto bastava per battere 3-1 lo Sparta Praga e conquistare i primi tre punti,scacciando una crisi in rapida ascesa.Dopo lo shock della sconfitta contro il Chievo di domenica scorsa,che ha acuito tensioni già presenti tra tifoseria,dirigenza e allenatore,la squadra di Benitez per un attimo ha visto profilarsi l'incubo di un'altra giornataccia quando Josef Husbauer,finito in estate nel mirino del Cagliari di Zeman,con un colpo da biliardo ha portato avanti i cechi approfittando delle amnesie che non mancano mai nella retroguardia napoletana.Niente di irreparabile,però,il Napoli non si è scomposto,non si è fatto prendere dalla frenesia di ribaltare il risultato e tra primo e secondo tempo ha ribaltato il risultato contro degli avversari che hanno mostrato qualche individualità e poco altro.A segno il Pipita Higuain su calcio di rigore,nella stessa porta e nello stesso angolo dove qualche giorno prima Bardi gli aveva neutralizzato un penalty,e Dries Mertens con una bella doppietta che rilancia ancora di più il piccolo belga nell'undici titolare al posto di un Insigne che non attraversa un momento felice.Nell'altra partita di un girone che i partenopei hanno tutte le carte in regola per superare da primi,lo Young Boys ha fatto la voce grossa rifilando un pokerissimo allo Slovan Bratislava.Molto sfortunati gli slovacchi,che Hmasik si è già detto ansioso di affrontare,che hanno preso tre legni e sono stati penalizzati oltremodo dal risultato.
Ogni volta che i giocatori rispondono alla chiamata delle proprie Nazionali, ai rispettivi club di appartenenza spetta il compito di accendere un cero nella speranza che tornino indietro integri e arruolabili. Spesso non è sufficiente, e stavolta (non la prima, Zaniolo insegna) è stata la Roma a pagare il prezzo più alto. Neanche il tempo di mettersi alla prova contro l'Inghilterra nella seconda gara di qualificazione a Qatar 2022, che Marash Kumbulla ha accusato un dolore al ginocchio destro durante Andorra-Albania che non lo ha costretto a lasciare il campo, ma si è ripresentato dopo la partita. Una volta tornato nella Capitale, gli esami strumentali hanno evidenziato la lesione del menisco esterno: per il momento l'intervento chirurgico è stato scongiurato in favore della terapia conservativa, ma in ogni caso la stagione dell'ex Hellas Verona è già finita. Un primo anno in giallorosso sicuramente probante per il centrale albanese, che tra il Covid e gli infortuni non ha ...

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