Passa ai contenuti principali

Milan,dietrofront per Biabiany : al suo posto arriva Bonaventura

Nelle ultime e come da tradizione convulse ore di calciomercato,che come molti anni hanno visto protagonista il Milan,Adriano Galliani negli ormai famosi "giorni del condor" parafrasando un film con Robert Redford,ha piazzato il colpo che ha concluso una campagna acquisti sviluppatasi prevalentemente nel finale.Il nuovo arrivo in casa rossonera non sarà però Jonathan Biabiany,per il quale sembrava tutto fatto sulla base di 4 milioni più bonus più il cartellino di Zaccardo.Il francese infatti,al quale Parma dopo stagioni su buoni livelli sta ormai un pò stretta,si è visto costretto ancora una volta a dover rimandare il salto di qualità a causa delle pretese del difensore italiano,poco propenso a rinunciare all'ingaggio che percepisce al Milan nonostante un minutaggio bassissimo.L'ad rossonero però non ha perso tempo dopo il fallimento di questa trattativa dirigendosi su un profilo che come Biabiany interessava ai cugini dell'Inter,ossia Giacomo Bonaventura.L'ex atalantino lascia Bergamo dopo buone stagioni,per 5 milioni più 2 di bonus,realizzando il sogno di giocare in una big con in prospettiva anche la possibilità di entrare nel giro azzurro di Antonio Conte,permettendo a Pippo Inzaghi di avere l'esterno che chiedeva.

Commenti

Post popolari in questo blog

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un

Il mercato da doppia promozione dell’ambizioso Monza, la Serie B è avvisata

"Non ci nascondiamo, ho detto ai ragazzi che se arriveremo quarti avremo fallito, l'obiettivo è andare in Serie A direttamente." Parole di Adriano Galliani, amministratore delegato di un Monza che non ha intenzione di mascherare le proprie ambizioni di doppia promozione, dopo aver dominato il girone A di Lega Pro l'anno passato. Difficile chiaramente disputare un campionato a fari spenti quando hai una proprietà di tale livello che ti permette di costruire una squadra con un budget fuori categoria; il club di Berlusconi sarà sicuramente una delle maggiori attrazioni della prossima Serie B e il calciomercato non fa che rafforzare questa convinzione. I brianzoli infatti sono letteralmente scatenati in campagna acquisti e si sono già assicurati una coppia gol da seguire con attenzione: manca solo l'annuncio ufficiale per il bosniaco classe '95 Mirko Maric autore di 20 reti nel campionato croato con la maglia dell'Osijek, innesto che ha fatto seguito a quello

Un mercato di riparazione che non ha riparato niente: il Milan saluta anche Paquetá dopo Piatek

Nel gergo comune il mercato di Gennaio viene solitamente definito mercato di riparazione, perché i soldi che circolano sono pochi e vengono impiegati per qualche puntuale rinforzo che vada a migliorare la profondità della rosa già costruita in estate. In alcune rare circostanze i club però decidono di investire pesantemente anche durante la sessione invernale, come fece il Milan nel 2019. Krzysztof Piatek e Lucas Paquetá arrivarono con la regia di Leonardo a braccetto a San Siro tra l'entusiasmo generale, che causò improvvidi paragoni con una coppia di fenomeni del recente passato milanista, come Shevchenko e Kakà. Un investimento complessivo da oltre 70 milioni di cui a distanza di 18 mesi ormai non resta più traccia, sebbene l'inizio lasciasse ben sperare per entrambi. Il polacco continuava a mostrare il senso del gol che gli era valso il trasferimento dal Genoa dopo solo metà stagione, mentre il brasiliano si era adattato alla Serie A con sorprendente rapidità, venendo impos