Il Milan dopo l'ennesima sessione di trattative passata all'insegna dell'immobilismo e di una tattica attendista ha deciso di fare in queste ultime ore di mercato le operazioni che non ha condotto in porto negli ultimi due mesi:sono ore bollenti per i rossoneri con Galliani che lavora senza sosta su più tavoli.Chiuso l'arrivo di Van Ginkel in prestito dal Chelsea,grazie all'aiuto di Torres suo compagno in maglia blues cha convinto l'olandese,l'ad milanista ha raggiunto l'accordo per Jonathan Biabiany.Il francese,costato 4 milioni di euro più Zaccardo,è stato strappato alla concorrenza dell'Inter che lo aveva coltivato nel suo settore giovanile prima di liberarsene,e rappresentava ormai la prima scelta nel ruolo dell'esterno offensivo chiesto da Inzaghi,dopo che l'obiettivo numero uno Alessio Cerci si è accasato all'Atletico Madrid.In casa rossonera va però registrata la cessione molto contestata di Bryan Cristante di fronte ad un offerta da 6 milioni di euro del Benfica,che già ad inizio mercato aveva manifestato il proprio interesse,di fronte alla quale Galliani ha capitolato,privandosi di uno dei talenti più importanti usciti ultimamente dal vivaio del Milan.Troppa poca fiducia nelle qualità di questo giovane regista,come da consuetudine in serie a con i talenti italiani,che però al Benfica in una società brava a valorizzare i propri patrimoni avrà lo spazio e il modo di crescere.
L'inizio di stagione di Paulo Dybala, tra il Covid, il recupero dall'infortunio che lo aveva tenuto fuori col Lione e le polemiche su un rinnovo di contratto che non arriva, ha vissuto talmente tanti contrattempi che giudicare le sue prestazioni, comunque negative, diventa difficile. Il modesto Ferencvaros sembrava l'avversario ideale per ritrovare l'ispirazione dei tempi migliori, ma anche contro gli ungheresi la Joya (con la fascia da capitano al braccio) è stata tra i peggiori in campo, all'interno di un contesto di squadra che aveva preso troppo sotto gamba l'impegno europeo nei primi 45'. Il riposo programmato di Ronaldo che non prenderà parte alla trasferta di Benevento, concede però una seconda chance da non fallire all'ex Palermo. Morata è sempre più avanti a lui nelle gerarchie sia per una questione di rendimento che di complementarietà col portoghese, ma non è detto che le cose non possano cambiare. Serve una scintilla, un lampo che restituisc
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