Siamo arrivati solo alla quinta giornata di campionato,ma cinque partite sono state ampiamente sufficienti per generare un'impressione che potrebbe ben presto trasformarsi in certezza:Juventus e Roma sono superiori a tutte le altre squadre,e sono con tutta probabilità destinate a fare un campionato a sè,per mentalità,qualità e profondita dell'organico.La Roma nella giornata di ieri ha aperto le danze,piegando le resistenze di un coriaceo Verona:il missile di Florenzi e la rete da antologia di Destro hanno deciso una partita che faticava a sbloccarsi per il muro veronese con 10-11 giocatori dietro la linea della palla,nonostante i giallorossi abbiano dominato quasi per 90' nel giorno del 38esimo compleanno del suo immortale capitano Francesco Totti.5 su 5 e punteggio pieno,ma la risposta della Juventus non si è fatta aspettare.I bianconeri hanno vinto forse anche con maggiore autorità 3-0 a Bergamo contro un'Atalanta,che se non altro con l'arma del pressing e dell'aggressività ha provato a giocarsela senza ricorrere al classico catenaccio e contropiede all'italiana,che non fornisce una grande immagine del nostro calcio,come fatto dall'Hellas qualche ora prima.Niente da fare lo stesso per i nerazzurri che si sono dovuti inchinare,di fronte alla doppietta di un Tevez trascinatore e al primo sigillo di Morata,che partito dalla panchina ha segnato da subentrato la sua prima marcatura in serie A senza aver ancora collezionato 90' complessivi nel nostro campionato.Due in sintesi le riflessioni che il sabato di calcio ha regalato:la prima è che qualche big come il Napoli,l'Inter o la Fiorentina si ricordi in fretta della sua nobiltà e delle sue ambizioni se non vuole abbandonare a tempo di record il sogno proibito scudetto in favore della coppia Roma-Juve.La seconda è che sebbene la squadra di Garcia abbia notevolmente ridotto il gap rispetto alla passata stagione,gli uomini di Allegri sembrano ancora di un soffio più forti e più abili nel gestire certe partite.Il prossimo week-end c'è lo scontro diretto a Torino,per scrivere la storia di questa stagione e modificare i pronostici.
L'inizio di stagione di Paulo Dybala, tra il Covid, il recupero dall'infortunio che lo aveva tenuto fuori col Lione e le polemiche su un rinnovo di contratto che non arriva, ha vissuto talmente tanti contrattempi che giudicare le sue prestazioni, comunque negative, diventa difficile. Il modesto Ferencvaros sembrava l'avversario ideale per ritrovare l'ispirazione dei tempi migliori, ma anche contro gli ungheresi la Joya (con la fascia da capitano al braccio) è stata tra i peggiori in campo, all'interno di un contesto di squadra che aveva preso troppo sotto gamba l'impegno europeo nei primi 45'. Il riposo programmato di Ronaldo che non prenderà parte alla trasferta di Benevento, concede però una seconda chance da non fallire all'ex Palermo. Morata è sempre più avanti a lui nelle gerarchie sia per una questione di rendimento che di complementarietà col portoghese, ma non è detto che le cose non possano cambiare. Serve una scintilla, un lampo che restituisc
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