Complici gli impegni infrasettimanali di Champions League,ormai è quasi abitudine che a monopolizzare il sabato di calcio di serie A siano Juventus e Roma.Gli anticipi odierni vedranno infatti nuovamente impegnati giallorossi e bianconeri.Apre la squadra di Garcia,che alle 18 all'Olimpico riceve l'Hellas Verona,con un occhio al Manchester City ma anche con la voglia di arrivare allo scontro diretto al vertice contro la Juventus almeno a parità di punti.Spazio al turnover che la squadra finora ha dimostrato di digerire molto bene:a centrocampo dovrebbe esserci l'atteso debutto dell'argentino Leandro Paredes,classe 1994,che è stato finora preservato per favorire il suo graduale adattamento al nostro calcio,ma che ora complici le assenze è pronto a presentarsi al pubblico romanista e a mostrare le sue qualità.Probabile conferma anche per Adem Ljajic dopo la bella prestazione di Parma,il serbo ha bisogno di fiducia e potrebbe completare il tridente con Florenzi e Destro,senza un Francesco Totti neo trentottenne e preservato per la trasferta in Inghilterra,ma comunque pronto a prendersi la standing ovation dell'Olimpico.Sul fronte bianconero invece Allegri mischia e nasconde un pò le carte,qualche cambio dovrebbe esserci,anche se l'Apache Tevez,dopo aver riposato contro il Cesena,dovrebbe essere in campo per guidare i suoi contro un Atalanta affamata e che cercherà di fare il possibile per strappare un risultato positivo.Sempre in attacco Llorente è ancora alla ricerca della prima rete,ma non è escluso che per farlo rifiatare in vista dell'Atletico Madrid,il tecnico bianconero gli preferisca un giovane come Coman o più probabilmente Morata,la cui condizione fisica sta crescendo e che ha già conquistato in tanti nei pochi minuti in cui ha visto il campo.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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