Passa ai contenuti principali

Quando il mercato non distrae ma rafforza le certezze: Caicedo sempre più centrale nella Lazio

C'era una volta un centravanti che spaccava le partite negli ultimi minuti, nella ormai famosa "Zona Caicedo", perché il suo impatto era superiore subentrando dalla panchina rispetto alle occasioni avute da titolare. Quell'attaccante non c'è più, perché Felipe Caicedo è diventato letale in questo 2021 anche scendendo in campo dall'inizio, complice l'infortunio di Correa che ha incrementato il suo minutaggio. L'ecuadoregno è un precario del gol, uno di quelli sempre con le valigie in mano come testimoniano le tante squadre cambiate in carriera nonostante non abbia mai fatto mancare il suo contributo realizzativo. Idem alla Lazio, dove non ha mai avuto il posto assicurato ed ha sempre vissuto in bilico tra una permanenza in fondo gradita a tutti e l'addio. In estate l'arrivo di Muriqi sembrava fosse il preludio per un volo solo andata destinazione Emirati Arabi ma alla fine non se ne fece niente, anche se le sirene di mercato sono tornate a suonare forte in questo Gennaio: la Fiorentina farebbe carte false per averlo, l'Inter lo considera il perfetto attaccante di scorta per allungare le sue rotazioni offensive. La Lazio però ha alzato le proprie pretese economiche per il cartellino dopo essersi resa conto dell'imprescindibilità di Caicedo di fronte alle ultime incisive prestazioni. Sono tre le maglie da titolare che Inzaghi gli ha concesso consecutivamente venendo ampiamente ricompensato da due gol e allontanando cosi le malelingue su un rapporto freddo con l'ex Manchester City, messo in crisi dai 90' passati a guardare i compagni venire sconfitti dal Milan. E poco importa in fondo che il nome del Panterone sia sempre al centro delle cronache di mercato, fino a che continuerà a segnare e baciare l'aquila sul petto con lo stesso trasporto. E alle porte c'è il derby...

Commenti

Post popolari in questo blog

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...

Il mercato da doppia promozione dell’ambizioso Monza, la Serie B è avvisata

"Non ci nascondiamo, ho detto ai ragazzi che se arriveremo quarti avremo fallito, l'obiettivo è andare in Serie A direttamente." Parole di Adriano Galliani, amministratore delegato di un Monza che non ha intenzione di mascherare le proprie ambizioni di doppia promozione, dopo aver dominato il girone A di Lega Pro l'anno passato. Difficile chiaramente disputare un campionato a fari spenti quando hai una proprietà di tale livello che ti permette di costruire una squadra con un budget fuori categoria; il club di Berlusconi sarà sicuramente una delle maggiori attrazioni della prossima Serie B e il calciomercato non fa che rafforzare questa convinzione. I brianzoli infatti sono letteralmente scatenati in campagna acquisti e si sono già assicurati una coppia gol da seguire con attenzione: manca solo l'annuncio ufficiale per il bosniaco classe '95 Mirko Maric autore di 20 reti nel campionato croato con la maglia dell'Osijek, innesto che ha fatto seguito a quello...

Roma,che spettacolo : la furia giallorossa si abbatte sul Cska Mosca

Dopo quattro lunghi anni di esilio dai prestigiosi palcoscenici della Champions League,non poteva ricominciare in modo migliore l'esperienza della Roma nella massima competizione europea per club.In una partita da non sbagliare contro il Cska Mosca,la squadra di Rudi Garcia è stata fantastica trasformando l'emozione in carica positiva e annichilendo i poveri avversari con un avvio bruciante.Dopo dieci minuti il risultato era già indirizzato,dopo venti la partita archiviata.Un inarrestabile Gervinho,stranamente lucido amche negli ultimi metri con due reti di pregevole fattura e un assist,e un frizzante Iturbe sono penetrati come lame nel burro della difesa moscovita.Molto deludente la squadra di Slutsky,incapace di opporre una minima resistenza,molle dal punto di vista del pressing e dell'intensità,confusa sotto il profilo tattico.Demeriti dei russi quindi ma meriti evidenti anche della Roma,presa per mano da un Francesco Totti non a segno ma dispensatore di palloni pregiati...