A soli tre mesi dalla chiusura della sessione "estiva", riapre i battenti il calciomercato. Dallo scorso 5 Ottobre sembra passata una manciata di giorni, ma è già tempo di finalizzare le trattative in corso nel contesto di quello che tradizionalmente viene chiamato mercato di riparazione; ovvero una finestra di trasferimenti dove vengono apportate piccole modifiche all'operato di inizio stagione, rimandando, salvo eccezioni che confermano la regola, investimenti maggiori a tempi migliori.
Eppure anche a Gennaio circolano i grandi nomi, a metà tra suggestioni mediatiche e affari concreti. Come Paul Pogba, il cui ritorno alla Juventus per il momento rientra nella prima categoria, nonostante la scadenza contrattuale prevista per il 2022 imponga una certa attenzione alle manovre del suo agente Mino Raiola. Il francese durante le feste è stato impiegato da titolare da Solskjaer, segno che per il suo (secondo) addio al Manchester United i tempi non sono ancora maturi. Più probabile che per adesso i bianconeri si concentrino sulla ricerca di un'altra punta, sempre che Dybala non si lasci alle spalle gli infortuni e le prestazioni opache in questi primi vagiti del 2021. Lo stesso profilo di attaccante (l'usato sicuro low-cost) è attenzionato, forse anche con maggiore determinazione, dagli uomini mercato dell'Inter, che tra gli acciacchi di Sanchez e un Pinamonti che ha la stessa considerazione di Esposito da parte di Conte nonostante due anni di esperienza in Serie A, ha il dovere di trovare un rinforzo per far rifiatare la Lula.
Potrebbe fare qualcosa in avanti anche il Milan, alla luce della riabilitazione di Ibra e della carta d'identità di Colombo, ma salvo occasioni ghiotte che ingolosiscano Maldini il mirino è puntato sulla difesa, dove dalla scorsa estate è stato già messo in preventivo l'acquisto di un centrale che possa competere con Romagnoli e Kjaer. Fari puntati sulla trequarti invece per la Roma targata Tiago Pingo, che è sembrata un po' corta in quella zona di campo a livello di alternative sebbene Mkhitaryan e Pedro abbiano fornito ottime impressioni sul piano dell'integrità fisica.
Si prevede infine un mese da spettatore per il Napoli. A meno che non esca fuori un extra-budget dalla cessione (alle condizioni di De Laurentiis) di Milik, sarà un Gennaio molto diverso da quello scorso: allora ci fu una mezza rivoluzione per adeguare la rosa alle idee del neo-arrivato Gattuso, mentre oggi le casse del club stanno ancora metabolizzando il colpo della cifra spesa per Osimhen, operazione ad oggi dagli esiti piuttosto sfortunati.
Eppure anche a Gennaio circolano i grandi nomi, a metà tra suggestioni mediatiche e affari concreti. Come Paul Pogba, il cui ritorno alla Juventus per il momento rientra nella prima categoria, nonostante la scadenza contrattuale prevista per il 2022 imponga una certa attenzione alle manovre del suo agente Mino Raiola. Il francese durante le feste è stato impiegato da titolare da Solskjaer, segno che per il suo (secondo) addio al Manchester United i tempi non sono ancora maturi. Più probabile che per adesso i bianconeri si concentrino sulla ricerca di un'altra punta, sempre che Dybala non si lasci alle spalle gli infortuni e le prestazioni opache in questi primi vagiti del 2021. Lo stesso profilo di attaccante (l'usato sicuro low-cost) è attenzionato, forse anche con maggiore determinazione, dagli uomini mercato dell'Inter, che tra gli acciacchi di Sanchez e un Pinamonti che ha la stessa considerazione di Esposito da parte di Conte nonostante due anni di esperienza in Serie A, ha il dovere di trovare un rinforzo per far rifiatare la Lula.
Potrebbe fare qualcosa in avanti anche il Milan, alla luce della riabilitazione di Ibra e della carta d'identità di Colombo, ma salvo occasioni ghiotte che ingolosiscano Maldini il mirino è puntato sulla difesa, dove dalla scorsa estate è stato già messo in preventivo l'acquisto di un centrale che possa competere con Romagnoli e Kjaer. Fari puntati sulla trequarti invece per la Roma targata Tiago Pingo, che è sembrata un po' corta in quella zona di campo a livello di alternative sebbene Mkhitaryan e Pedro abbiano fornito ottime impressioni sul piano dell'integrità fisica.
Si prevede infine un mese da spettatore per il Napoli. A meno che non esca fuori un extra-budget dalla cessione (alle condizioni di De Laurentiis) di Milik, sarà un Gennaio molto diverso da quello scorso: allora ci fu una mezza rivoluzione per adeguare la rosa alle idee del neo-arrivato Gattuso, mentre oggi le casse del club stanno ancora metabolizzando il colpo della cifra spesa per Osimhen, operazione ad oggi dagli esiti piuttosto sfortunati.
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