Nell'Inter che ha iniziato il 2021 travolgendo il Crotone con un tennistico 6-2, l'unica nota stonata, al di là di un approccio iniziale troppo "festivo", è rappresentata dalla prestazione di Arturo Vidal. Il cileno ha commesso il fallo da rigore che ha portato al momentaneo 2-2, all'interno di una partita che lo ha visto colpevole protagonista di altre amnesie. Una prova sulla falsariga di quelle dei primi mesi della stagione, contraddistinte da una serie di sbavature e di ingenuità, che care sono costate soprattutto in Champions ai nerazzurri, imperdonabili per un elemento di tale esperienza. Contro i pitagorici Conte ha voluto dare un segnale forte togliendo l'ex Barça all'intervallo per poi metterlo in guardia nel post partita: "Deve sicuramente lavorare, testa bassa e pedalare perché qua nessuno ha il posto assicurato. Lui deve dimostrare di meritare di giocare, deve fare molto meglio di quello che sta facendo. Mi riferisco a quello che abbiamo visto fino ad oggi, troppi alti e bassi e noi come Inter non possiamo permetterci questi alti e bassi da parte sua. Lui lo sa, deve tornare ad allenarsi e magari quando giochi in grandi squadre a volte l'allenamento passa in secondo piano, vai di torello, di tacco e di punta."
Una dimostrazione di coerenza a tutto il gruppo squadra da parte del tecnico pugliese che non vuole concedere favoritismi a nessuno, neanche a quello che è sempre stato il suo obiettivo di mercato numero uno, il primo nome con cui tormentare Marotta e Ausilio. Le sue parole confermano l'impressione che la precaria condizione fisica sia alla base delle difficoltà del centrocampista, più dell'evoluzione tattica che lo ha portato col tempo a diventare un giocatore diverso da quello che ci si ricorda in maglia Juventus.
Problemi ed equivoci da risolvere con un cambio di passo, perché se la calma è la virtù dei forti come ricorda Vidal su Instagram di fronte alle critiche, la pazienza non è la virtù migliore di Conte.
Una dimostrazione di coerenza a tutto il gruppo squadra da parte del tecnico pugliese che non vuole concedere favoritismi a nessuno, neanche a quello che è sempre stato il suo obiettivo di mercato numero uno, il primo nome con cui tormentare Marotta e Ausilio. Le sue parole confermano l'impressione che la precaria condizione fisica sia alla base delle difficoltà del centrocampista, più dell'evoluzione tattica che lo ha portato col tempo a diventare un giocatore diverso da quello che ci si ricorda in maglia Juventus.
Problemi ed equivoci da risolvere con un cambio di passo, perché se la calma è la virtù dei forti come ricorda Vidal su Instagram di fronte alle critiche, la pazienza non è la virtù migliore di Conte.
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