L'asse tra il Flamengo e il Milan, nonostante l'assonanza di colori sociali, non sembra portare molta fortuna di recente al club di via Aldo Rossi. Negli ultimi anni infatti da Rio de Janeiro sono sbarcati a Malpensa in rapida successione Lucas Paquetá e Leo Duarte. Il primo ha già lasciato Milanello (e sta facendo benissimo al Lione) senza esser riuscito a diventare il degno erede di una importante tradizione di fantasisti verdeoro con la maglia del Diavolo addosso; il secondo è in procinto di farlo per tentare l'avventura in prestito all'Istanbul Basaksehir. In entrambi i casi un bagno di sangue per le casse rossonere.
Duarte è arrivato in Italia nell'estate del 2019, fortemente sponsorizzato tra gli altri dall'ex milanista Serginho, a fronte di un investimento da quasi 11 milioni sicuramente non ripagato dalla miseria di nove presenze complessive. Numerosi infortuni hanno frenato il suo inserimento nella nuova realtà, ma anche quando ha avuto l'opportunità di giocare ha palesato diverse lacune, tanto da diventare addirittura la quinta/sesta opzione di Stefano Pioli nelle gerarchie del reparto. Considerando la formula del trasferimento non è detto che a fine stagione non faccia ritorno per essere rivalutato, ma è più probabile che il centrale brasiliano si confermi come il primo buco nell'acqua di Paolo Maldini in sede di mercato in mezzo a tante intuizioni e genialate che portano il nome dei vari Theo Hernandez, Bennacer, Kjaer.
Duarte è arrivato in Italia nell'estate del 2019, fortemente sponsorizzato tra gli altri dall'ex milanista Serginho, a fronte di un investimento da quasi 11 milioni sicuramente non ripagato dalla miseria di nove presenze complessive. Numerosi infortuni hanno frenato il suo inserimento nella nuova realtà, ma anche quando ha avuto l'opportunità di giocare ha palesato diverse lacune, tanto da diventare addirittura la quinta/sesta opzione di Stefano Pioli nelle gerarchie del reparto. Considerando la formula del trasferimento non è detto che a fine stagione non faccia ritorno per essere rivalutato, ma è più probabile che il centrale brasiliano si confermi come il primo buco nell'acqua di Paolo Maldini in sede di mercato in mezzo a tante intuizioni e genialate che portano il nome dei vari Theo Hernandez, Bennacer, Kjaer.
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