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La Fiorentina gioca alla roulette russa: talento e dannazione, le due anime di Kokorin

Per risolvere il problema della "siccità" in zona gol e affiancare Dusan Vlahovic, la Fiorentina si spinge fino alle gelide latitudini della Russia. Daniele Pradè punta tutto su Aleksandr Kokorin, ex ragazzo prodigio del calcio russo da quando nel 2008 diventò il più giovane marcatore della storia della Dinamo Mosca. L'attaccante, ora allo Spartak, si è praticamente autoannunciato visite mediche permettendo, e a 30 anni si appresta a vivere la prima avventura all'estero. La scommessa del ds viola sa di vero e proprio gioco d'azzardo perché il talento dell'ex Zenit non è mai stato in discussione, ma da anni è stato messo in secondo piano da un carattere tormentato che lo ha spinto a fare una serie di errori imperdonabili per un professionista.
L'anno di carcere nel 2018 con il compagno di bravate Pavel Mamaev, a seguito di una rissa in un bar con uomo rivelatosi poi un funzionario statale è stato solo la punta dell'iceberg. Nel suo vasto curriculum di "kokorinate" si annoverano avventure con spogliarelliste e scialacqui in discoteca subito dopo l'eliminazione della Russia da Euro 2016 ma non sono solo le tentazioni della vita notturna ad aver alimentato la sua fama di bad boy: risalgono al 2017 le pistole esibite tramite Instagram e utilizzate durante il matrimonio dell'amico Alan Chochiev per festeggiare il lieto evento sparando in aria.
Chi ha avuto modo di allenarlo o di affrontarlo come Roberto Mancini, Fabio Capello e Massimo Carrera benedice il suo arrivo in Italia, ma Kokorin avrà molta strada da fare dentro e fuori dal campo per ripagare la fiducia della Fiorentina, considerando anche i dubbi sollevati dai termini economici dell'affare (5 milioni per il cartellino, e quasi 2 al giocatore per tre anni e mezzo di contratto).

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