Dopo il 5-0 dello Stadio Olimpico la Roma concede la rivincita al Cluj con l'obiettivo di archiviare la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League, vicini ma non ancora in tasca. Trasferta insidiosa quella in Transilvania per la squadra di Paulo Fonseca, alle prese con un'emergenza in difesa da codice profondo rosso. Con i risentimenti muscolari (senza lesioni) accusati da Ibanez e Mancini contro il Parma, Kumbulla e Fazio (negativo ma non ancora idoneo per giocare) out per Covid e Smalling alle prese con un fastidio al ginocchio dopo aver smaltito l'intossicazione alimentare, l'unico difensore disponibile rimane Juan Jesus; al brasiliano si aggiunge Bryan Cristante, più volte adattato nel cuore della retroguardia a tre. La soluzione più naturale in questa situazione sarebbe il ritorno al vecchio 4-2-3-1, ma se il tecnico portoghese decidesse di confermare l'assetto tattico che sta dando tante soddisfazioni ai giallorossi, ci sarà bisogno di una vera mandrakata, per rendere omaggio all'immortale Gigi Proietti, per trovare un terzo elemento da schierare dietro.
Due le possibilità principali tra cui scegliere per l'ex Shakhtar. La prima consiste nell'arretrare il raggio di azione di Rick Karsdorp, a dire il vero lontano dall'essere una certezza in fase di non possesso anche nel suo ruolo di esterno a tutta fascia.
La seconda, percorribile visto anche il valore non proibitivo dell'avversario, riguarda l'impiego di un giovane. Nella lista dei convocati di Fonseca, e non è la prima volta, compare il nome di Filippo Tripi, titolarissimo della Primavera di Alberto De Rossi con cui ha vinto tutte le partite giocate in campionato fino alla sospensione delle attività del settore giovanile. Il classe 2002 è un mediano di equilibrio davanti alla difesa capace di disimpegnarsi anche qualche metro più indietro, che gode di ottima considerazione a Trigoria e potrebbe essere il prossimo prodotto del vivaio a debuttare in Prima Squadra dopo Tommaso Milanese.
Ogni volta che i giocatori rispondono alla chiamata delle proprie Nazionali, ai rispettivi club di appartenenza spetta il compito di accendere un cero nella speranza che tornino indietro integri e arruolabili. Spesso non è sufficiente, e stavolta (non la prima, Zaniolo insegna) è stata la Roma a pagare il prezzo più alto. Neanche il tempo di mettersi alla prova contro l'Inghilterra nella seconda gara di qualificazione a Qatar 2022, che Marash Kumbulla ha accusato un dolore al ginocchio destro durante Andorra-Albania che non lo ha costretto a lasciare il campo, ma si è ripresentato dopo la partita. Una volta tornato nella Capitale, gli esami strumentali hanno evidenziato la lesione del menisco esterno: per il momento l'intervento chirurgico è stato scongiurato in favore della terapia conservativa, ma in ogni caso la stagione dell'ex Hellas Verona è già finita. Un primo anno in giallorosso sicuramente probante per il centrale albanese, che tra il Covid e gli infortuni non ha ...

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