Tra i segreti del convincente inizio di stagione della Roma non può essere annoverato il rendimento di Henrikh Mkhitaryan; come può essere considerato tra i "segreti", o tra le sorprese, il contributo di un giocatore che ha indossato con esiti vittoriosi la maglia di club prestigiosi come il Borussia Dortmund, il Manchester United e l'Arsenal?
Resta il fatto che dopo un primo anno nella Capitale in cui aveva comunque già dato sfoggio delle sue doti tecniche superiori e del suo QI calcistico, adesso il Capitano della Nazionale armena, incrociando le dita, sembra aver trovato anche la continuità fisica giusta per portare in alto i giallorossi. Dopo il meraviglioso hat-trick contro il Genoa, più di qualcuno ha ridato uno sguardo alla sua situazione contrattuale nella speranza che la sua permanenza a Roma duri ancora a lungo. In estate il trequartista si è liberato con un gioco di prestigio del suo agente (Mino Raiola, e chi sennò) dal contratto con l'Arsenal per poi stipulare un accordo di breve durata con il club che allora era ancora nelle mani di Pallotta: un 1+1 sostanzialmente, un anno garantito più un'opzione per una seconda stagione da valutare insieme tra la società e il diretto interessato.
Considerando però lo status di indispensabile che Mkhitaryan si è guadagnato a suon di gol e assist, le valutazioni a Trigoria sono già finite; la volontà è quella di trattenerlo, andando magari a discutere più in là l'ipotesi di un rinnovo che possa stimolare in lui l'idea di chiudere la carriera in Italia.
Dopo il perentorio 4-0 rifilato alla Roma nella notte della vera celebrazione del ricordo di Diego Armando Maradona, per il Napoli è tempo di pensare nuovamente all'Europa League. C'è una qualificazione da conquistare e una sconfitta da vendicare, quella dell'andata in casa contro l'Az Alkmaar, l'unica che al momento ha sporcato il percorso nel girone. Gli olandesi si presentarono a Napoli con qualche defezione causa Covid, ma riuscirono a portare a casa i tre punti con una prestazione molto accorta e cinica. Gattuso ha messo tutti in guardia sulle caratteristiche dell'avversario: "L'Az in Europa gioca un calcio diverso da quello che fa in Olanda, molto più spregiudicato. Credo che domani vedremo una gara diversa da quella dell'andata" . L'aria dell'AFAS Stadion potrebbe infatti incoraggiare gli uomini di Arne Slot a giocare più a viso aperto, sia per la necessità di vincere, sia perché i precedenti casalinghi contro formazioni italiane...
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