Tra i segreti del convincente inizio di stagione della Roma non può essere annoverato il rendimento di Henrikh Mkhitaryan; come può essere considerato tra i "segreti", o tra le sorprese, il contributo di un giocatore che ha indossato con esiti vittoriosi la maglia di club prestigiosi come il Borussia Dortmund, il Manchester United e l'Arsenal?
Resta il fatto che dopo un primo anno nella Capitale in cui aveva comunque già dato sfoggio delle sue doti tecniche superiori e del suo QI calcistico, adesso il Capitano della Nazionale armena, incrociando le dita, sembra aver trovato anche la continuità fisica giusta per portare in alto i giallorossi. Dopo il meraviglioso hat-trick contro il Genoa, più di qualcuno ha ridato uno sguardo alla sua situazione contrattuale nella speranza che la sua permanenza a Roma duri ancora a lungo. In estate il trequartista si è liberato con un gioco di prestigio del suo agente (Mino Raiola, e chi sennò) dal contratto con l'Arsenal per poi stipulare un accordo di breve durata con il club che allora era ancora nelle mani di Pallotta: un 1+1 sostanzialmente, un anno garantito più un'opzione per una seconda stagione da valutare insieme tra la società e il diretto interessato.
Considerando però lo status di indispensabile che Mkhitaryan si è guadagnato a suon di gol e assist, le valutazioni a Trigoria sono già finite; la volontà è quella di trattenerlo, andando magari a discutere più in là l'ipotesi di un rinnovo che possa stimolare in lui l'idea di chiudere la carriera in Italia.
Ogni volta che i giocatori rispondono alla chiamata delle proprie Nazionali, ai rispettivi club di appartenenza spetta il compito di accendere un cero nella speranza che tornino indietro integri e arruolabili. Spesso non è sufficiente, e stavolta (non la prima, Zaniolo insegna) è stata la Roma a pagare il prezzo più alto. Neanche il tempo di mettersi alla prova contro l'Inghilterra nella seconda gara di qualificazione a Qatar 2022, che Marash Kumbulla ha accusato un dolore al ginocchio destro durante Andorra-Albania che non lo ha costretto a lasciare il campo, ma si è ripresentato dopo la partita. Una volta tornato nella Capitale, gli esami strumentali hanno evidenziato la lesione del menisco esterno: per il momento l'intervento chirurgico è stato scongiurato in favore della terapia conservativa, ma in ogni caso la stagione dell'ex Hellas Verona è già finita. Un primo anno in giallorosso sicuramente probante per il centrale albanese, che tra il Covid e gli infortuni non ha ...

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