Per spiegare le difficoltà di questo inizio stagione della Juventus di Pirlo, fatto più di pareggi che di vittorie, in molti usano come valida argomentazione il rendimento del centrocampo. Questo maledetto centrocampo che da tempo, nonostante i successi e i cicli dei vari Pjanic e Khedira , tormenta i bianconeri che si sentono ancora orfani di una mediana che 5 anni fa costringeva a turno a stare in panchina uno tra Pirlo, Pogba, Vidal e Marchisio. Oggi la Vecchia Signora nella zona nevralgica del rettangolo verde si deve affidare principalmente all'incostanza e all'anarchia di Rabiot, alle geometrie ancora un po' scolastiche di Arthur e alla personalità altalenante e a volte poco "charrua" di Bentancur. Un giocatore, quest'ultimo, designato a fare il salto di qualità con l'addio di Pjanic destinazione Barcellona; ma che al momento riesce a offrire la versione migliore di sé stesso solo con l'Uruguay.
Dopo il netto 0-3 in Colombia con cui il decano Oscar Washington Tabarez ha festeggiato la centesima gioia da ct della Celeste, la prestazione dell'ex volante del Boca Juniors è stata esaltata in patria da El Observador : "La grande figura dell'Uruguay. Ha messo in scena uno spettacolo straordinario. Dal punto di vista fisico, facendo tutto in mezzo al campo, collaborando sia in difesa che in attacco. Si è sempre mostrato decisivo nelle giocate, dando il via all'azione del secondo gol con un pallone recuperato a metà campo. Tremendo".
Un penalty guadagnato, un 9 in pagella e tanti complimenti prima della sfida al vertice col Brasile del compagno di squadra e di reparto Arthur, che gli permetterebbe in caso di altra prestazione positiva di tornare a Torino col serbatoio di fiducia pieno. La prova di Bentancur con la Lazio alla vigilia della sosta era stata più che onesta, prima di essere macchiata dal tunnel con cui Correa ha avviato l'azione del pareggio di Caicedo a tempo scaduto; ma Pirlo vuole di più da lui, vuole il Don Rodrigo formato Nazionale.
Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mer...

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