Arrivederci al 2021 per le Nazionali, adesso i club faranno sul serio fino a Natale con una maratona di partite tra campionato e coppe europee. Un tour de force reso più complicato dagli infortuni e dai focolai di Covid, sebbene ci siano alcuni giocatori che in Serie A si sono dimostrati per il momento "invulnerabili" a queste due diverse problematiche non saltando neanche un minuto dopo sette giornate, con una logica prevalenza dei portieri (ben 11) rispetto ai giocatori di movimento. Ecco la top 11 con qualche nome insospettabile:
(3-5-1-1): Handanovic (Inter) ; Acerbi (Lazio), Milenkovic (Fiorentina), Mancini (Roma); Theo Hernandez (Milan), Schouten (Bologna), Locatelli (Sassuolo), Nandez (Cagliari), Tomiyasu (Bologna); De Paul (Udinese); Messias (Crotone)
Ogni volta che i giocatori rispondono alla chiamata delle proprie Nazionali, ai rispettivi club di appartenenza spetta il compito di accendere un cero nella speranza che tornino indietro integri e arruolabili. Spesso non è sufficiente, e stavolta (non la prima, Zaniolo insegna) è stata la Roma a pagare il prezzo più alto. Neanche il tempo di mettersi alla prova contro l'Inghilterra nella seconda gara di qualificazione a Qatar 2022, che Marash Kumbulla ha accusato un dolore al ginocchio destro durante Andorra-Albania che non lo ha costretto a lasciare il campo, ma si è ripresentato dopo la partita. Una volta tornato nella Capitale, gli esami strumentali hanno evidenziato la lesione del menisco esterno: per il momento l'intervento chirurgico è stato scongiurato in favore della terapia conservativa, ma in ogni caso la stagione dell'ex Hellas Verona è già finita. Un primo anno in giallorosso sicuramente probante per il centrale albanese, che tra il Covid e gli infortuni non ha ...

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