Nell'Italia u21 che è andata ad imporsi in Islanda, conquistando tre punti pesanti e non scontati per la qualificazione al prossimo Europeo di categoria, importante è stato il contributo di due giocatori al debutto con gli azzurrini: Nicolò Rovella e Matteo Lovato. Cos'hanno in comune il centrocampista del Genoa e il difensore dell'Hellas Verona oltre ad essere quasi coetanei? A pensarci bene sicuramente la grande personalità che gli ha permesso di emergere e di farsi un nome in Serie A dopo sole sette giornate di campionato.
Va detto che il classe 2001 del Grifone non era un illustre sconosciuto, essendo una presenza abbastanza costante delle Nazionali giovanili italiane già prima dell'esordio in massima serie, avvenuto lo scorso anno contro l'Inter.. curiosamente contro lo stesso avversario che ha battezzato la sua prima da titolare tra i pro in maglia rossoblu nella partita di ritorno, terminata con un risultato ugualmente negativo (4-0 a San Siro, 0-3 a Marassi). Il focolaio Covid che ha colpito il Genoa è stato il suo trampolino di lancio per entrare in campo e non uscirne più, con cinque presenze consecutive prima della sosta.
Si è preso l'Hellas da subito invece il 2000 Lovato, che sotto la guida di Juric sta sostituendo in maniera sorprendente Kumbulla. Dal Padova in Lega Pro, al marcare Mkhitaryan, Morata e Ibrahimovic in questo inizio di stagione, la sua ascesa è stata repentina e inarrestabile. Il Milan gli ha già messo gli occhi addosso, e allo stesso modo su Rovella vigilano Juventus e Inter, ingolosite anche da un contratto in scadenza nel 2021. Per loro un prossimo futuro da oggetti del desiderio del calciomercato italiano sembra già scritto.
Ogni volta che i giocatori rispondono alla chiamata delle proprie Nazionali, ai rispettivi club di appartenenza spetta il compito di accendere un cero nella speranza che tornino indietro integri e arruolabili. Spesso non è sufficiente, e stavolta (non la prima, Zaniolo insegna) è stata la Roma a pagare il prezzo più alto. Neanche il tempo di mettersi alla prova contro l'Inghilterra nella seconda gara di qualificazione a Qatar 2022, che Marash Kumbulla ha accusato un dolore al ginocchio destro durante Andorra-Albania che non lo ha costretto a lasciare il campo, ma si è ripresentato dopo la partita. Una volta tornato nella Capitale, gli esami strumentali hanno evidenziato la lesione del menisco esterno: per il momento l'intervento chirurgico è stato scongiurato in favore della terapia conservativa, ma in ogni caso la stagione dell'ex Hellas Verona è già finita. Un primo anno in giallorosso sicuramente probante per il centrale albanese, che tra il Covid e gli infortuni non ha ...

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