Ritrovare nello spazio di tre giorni coesione, spirito di squadra, trame di gioco e la vena ispirata dei "pesi massimi" del gruppo, quelli con le loro prestazioni sopra le righe hanno permesso alla Lazio di tornare ad assaggiare l'atmosfera delle magiche notti europee: così può essere sintetizzata la splendida vittoria per 3-1 dei biancocelesti ai danni del Borussia Dortmund, che ha consentito di archiviare rapidamente l'inquietante ko di Marassi con la Sampdoria.
Le storie più belle incastonate all'interno di una partita che ha visto Simone Inzaghi impartire una prima lezione di tattica al collega Favre, hanno come protagonisti Ciro Immobile e Jean-Daniel Akpa-Akpro. Il bomber di Torre Annunziata, messa da parte la controfigura sbiadita di sé stesso che sovente si vede quando indossa la maglia della Nazionale, è stato il man di the match contro i tedeschi mettendo a ferro e fuoco la difesa avversaria che non ha saputo leggere i suoi tipici movimenti ad attaccare la profondità. Le motivazioni dell'ex con il dente piuttosto avvelenato hanno fatto la differenza: l'attuale Scarpa d'Oro, arrivato a Dortmund per sostituire Lewandowski in un momento sfortunato con il ciclo di Klopp agli sgoccioli, era stato duramente criticato in Germania con la Bild che lo ha definito uno dei peggiori errori della storia dei gialloneri.
Se Immobile ieri sera ha aperto le marcature, a spegnere ogni velleità di rimonta da parte di Haaland e compagni ci ha pensato l'eroe che non ti aspetti, quel Jean-Daniel Akpa-Akpro arrivato a Formello con una buona dose di scetticismo giustificata dal numero di giocatori che fanno ogni estate la spola tra Salerno e Roma e viceversa. Il centrocampista aveva accumulato una robusta esperienza in Ligue 1 diventando anche capitano del Tolosa, prima di diventare vittima di una serie di infortuni che lo hanno costretto a ripartire dalla Serie B dopo essere rimasto senza squadra. Inzaghi si è espresso così su di lui nel post partita di ieri: "Si è guadagnato questa serata con l'umiltà che ha avuto dal primo giorno di ritiro. Ha fatto Mondiale e Coppa d'Africa, ha oltre 100 partite in Ligue 1: forse è un po' sottovalutato, è entrato in punta di piedi e si sta ritagliando spazio."
Da svincolato alla Champions in poco più di due anni, la favola del franco-ivoriano capace di diventare il primo debuttante della Lazio a segnare nella massima competizione europea dai tempi... del suo attuale allenatore nel 1999 contro il Maribor!
Foto: ( Goal. com)
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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