La stagione della LuLa, acronimo utilizzato per indicare il prolifico tandem offensivo dell'Inter formato da Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, è iniziata molto bene con tre gol a testa nelle prime tre giornate. Nelle partite successive però i due attaccanti sembrano aver imboccato strade diverse: il belga ha confermato di aver elevato il suo status a leader indiscusso della squadra nerazzurra, mentre Lautaro ha evidenziato un eccessivo nervosismo, nonostante un'astinenza da gol alla fine non così prolungata per il momento.
La punta argentina sembrava essersi lasciata alle spalle le insistenti voci di mercato che lo avvicinavano al Barcellona e che hanno condizionato il suo rendimento dopo il lockdown, ma l'apatia e la poca incisività già vista in quel periodo si è ripresentata nelle ultime prestazioni; al punto da alimentare qualche malelingua di un'invidia per il protagonismo di cui gode il suo compagno di reparto, comunque molto amato anche nello spogliatoio oltre che dai tifosi.
L'inaspettato infortunio muscolare di Big Rom che si somma ai problemi di Sanchez rimescola però le carte e impone all'ex Racing di ritrovare lo spirito e la mira dei tempi migliori, che gli hanno permesso di diventare ormai un punto di riferimento anche per la Nazionale albiceleste. Conte ha bisogno già dal Parma di ritrovare il suo Toro scatenato.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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