I tifosi della Roma in questi giorni si guardano smarriti e confusi, cercando conforto l'uno nell'altro. Il passaggio di consegne da Pallotta a Friedkin sembrava potesse almeno mettere al riparo da addii dolorosi, perché logica vorrebbe che una proprietà nuova non desideri presentarsi con la cessione di elementi rappresentativi come Kolarov e soprattutto Edin Dzeko. C'è chi cerca di consolarsi con l'idea che un 34enne per quanto forte non possa essere perno della squadra del futuro, opinione in parte condivisibile, ma l'auspicio della maggioranza nella Città Eterna è che il bosniaco non faccia le valigie.
In sostanza che si vada a ripetere, con una sorta di deja vu, lo stesso scenario verificatosi quando fu declinata in tempi diversi la corte del Chelsea e quella dell'Inter. Nel Gennaio del 2018 l'attuale capitano giallorosso era ad un passo dal trasferirsi a Londra, per espressa richiesta di Antonio Conte che allora siedeva sulla panchina dei blues, con tanto di giallo su una foto che ritraeva l'attaccante intento a fare le valigie, rivelatesi poi di proprietà della sorella venuta a fargli visita. La trattativa saltó clamorosamente per le richieste contrattuali ritenute esagerate, che Dzeko aveva formulato per essere persuaso a lasciare Roma. Per inciso, pochi mesi dopo la mancata cessione, fu fondamentale nelle magiche notti di Champions fino alla doppia semifinale persa col Liverpool.
Stesso copione la scorsa estate con finale che pareva altrettanto scritto, quando dopo settimane di trattative intense sembrava inevitabile un suo approdo nella Milano nerazzurra, dove ad attenderlo c'era di nuovo quel Conte ancora infatuato delle sue doti di cannoniere e regista offensivo. Anche in quel caso non se ne fece nulla e l'ex City appose la sua firma su un triennale nuovo di zecca a cifre importanti. In entrambe le circostanze ma soprattutto nella prima, fu determinante la volontà della moglie Amra di non lasciare l'amata Capitale romana, ma in questo caso con Torino che dista un'oretta di aereo, il legame affettivo con la città potrebbe non essere sufficiente nonostante la nascita prevista per Settembre del terzo figlio del bomber di Sarajevo.
La palla è tra i piedi di Dzeko, quinto miglior marcatore della storia della Roma, che ovviamente non ha rispedito al mittente la proposta della nuova Juventus di Pirlo ma al momento non ha neanche dato quel forte input che i bianconeri si attendevano per avere il coltello dalla parte del manico nella trattativa. Motivi per illudersi di non vedere un altro giocatore passare al nemico non ce ne sono, ma per sperare, questo sì.
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