Sembrava mancasse solo la firma, accordo praticamente definito con David Silva e tifoseria in delirio per l'imminente arrivo di un giocatore dal palmares incredibile e fisicamente ancora integro. Invece la trattativa tra il fantasista spagnolo e la Lazio si è tinta di giallo, tenendo in apprensione l'ambiente biancoceleste. Quando si trattano elementi di questo calibro, è molto difficile che tutto vada liscio dall'inizio alla fine, anche se Silva ha già detto addio al Manchester City ed è libero da tempo di vincolarsi contrattualmente ad un'altra squadra.
Il ritardo nel mettere nero su bianco un affare che sembrava fatto, tra cifre, bonus e gratificazioni personali che il diretto interessato e il suo entourage avevano gradito, ha reso inquieti Tare e Lotito. Ma i motivi per essere ancora positivi ci sono e risiedono nella concorrenza, non di primissima scelta. L'ipotesi Inter Miami non è mai decollata, l'interesse della Juventus è stato subito smentito, un ritorno al Valencia appare difficile per i problemi societari e interni che i Murcielagos stanno affrontando, e perciò in pista rimangono solo i qatarioti e i loro petroldollari. Tentazione certamente non da poco, visto che sembra sia arrivata sul tavolo degli agenti di Silva una nuova offerta da capogiro, ma la Lazio crede ancora nella sua rinnovata voglia di restare nel grande calcio per sposare un progetto competitivo.
Nessuno strappo ma fiducia a tempo, quindi. Stasera i suoi Citizens saranno impegnati contro il Lione nei quarti di Champions, dopo i quali a Formello si attendono una risposta definitiva, sperando sia quella attesa: non ci sono margini per concedere altri periodi di riflessione, sia per pianificare un mercato orfano dell'ex campione di tutto con la Nazionale spagnola, sia per non incorrere in un danno di immagine in caso di clamorosi ribaltoni.
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