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Il Lipsia amplifica l’amarezza dell’Atalanta: ma la favola bergamasca non è ancora finita


Negli sport americani per definire squadre, o ancora più spesso giocatori, che disputano una stagione ben al di sopra delle aspettative e delle loro statistiche abituali, si utilizza con un'accezione leggermente negativa il termine "one year wonders", più o meno "meraviglie di un'annata". Dopo l'eliminazione al fotofinish per mano del Psg c'è chi pensa che l'Atalanta rientri nella categoria, che il suo percorso europeo sia frutto di risultati particolari, nel contesto di un anno calcistico per forza di cose stravolto dalla pandemia. Anche perché la Champions ha abituato ad outsider che si fanno largo fino alle battute finali della competizione, ma ha anche insegnato che confermarsi l'anno seguente è molto difficile. La sorpresa di questa stagione tutti pensavano potessero essere i bergamaschi, invece alla fine è diventato il Lipsia che ha piegato due giorni fa il favorito Atletico Madrid. Il successo dei bibitari, modello di calcio diverso da quello orobico ma pur sempre realtà che parte da molto lontano, in un certo senso acuisce il rammarico della banda di Gasperini per quell'appuntamento con la storia fallito per 149 maledetti secondi, ma è anche motivo di ispirazione. In fondo i ragazzi terribili di Nagelsmann non erano alla primissima esperienza nella massima competizione continentale, a differenza della Dea capace di spingersi ai quarti di finale da vera e propria Cenerentola.
Dalle parti di Zingonia non c'e voglia di considerare questo traguardo come un definitivo punto di arrivo, ed è per questo che i lavori per rendere a norma il Gewiss Stadium in vista della prossima Champions da giocare si spera finalmente in casa, proseguono instancabilmente. Anche il prossimo anno l'Atalanta partirà dalla quarta fascia nell'urna di Nyon, sebbene nessuno vorrà incontrarla, e per ripetere e chissà magari migliorare il cammino di quest'anno l'obiettivo è trattenere i migliori.
Zapata, Gosens, Gollini, nessuno verrà ceduto a meno di offerte indecenti, senza trascurare però anche il rafforzamento della rosa. Contro il PSG l'infortunio di Freuler ha costretto Gasperini ad affidarsi al 2000 Jacopo Da Riva per gli ultimi pesanti palloni della partita, un'ingenuità da non ripetere in futuro se si vuole restare questi livelli. Anche perché l'Atalanta desidera un finale ancora più lieto per la sua già incredibile favola calcistica.

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